Monta la faida Svp: botta risposta tra segretario e militanti

Hager: «Achammer porta la Svp alla rovina». Achammer: «accuse infondate dal consulente di Benko». Monta la maretta anche in casa Lega. 

0
1464
sondaggio swz

La faida Svp, innescata dalla pubblicazione delle intercettazioni telefoniche contenute nel libro scandaloFreunde im Edelweiss”, inizia a montare anche nella base del partito, anche se tra esponenti di spicco.

Tranciante il giudizio formulato dal commercialista bolzanino Heinz Peter Hager nei confronti del segretario di partito, Philipp Achammer («porta la Svp alla rovina»), accusandolo anche di «ricatto». Durante due incontri la scorsa estate, Achammer avrebbe chiesto ad Hager di attivarsi per evitare l’uscita del libro dei giornalisti Christoph Franceschini e Artur Oberhofer con le intercettazioni sullo scandalo dell’appalto Sad, altrimenti sarebbe uscito anche l’elenco dei contributi elettorali del 2018 che, secondo Achammer, «rappresenterebbe un danno per il governatore e non solo».

Hager in conferenza stampa ha detto di non avere nulla da nascondere e di aver agito secondo la legge. Come «donatore silente» nel 2018 tramite varie società del suo impero economico ha donato complessivamente 35.675 euro alla Svp, sempre sotto la soglia prevista di 5.000 euro, per «non finire in vetrina». Hager ha affermato di essere iscritto alla Svp e di sostenere dal 2003 il partito, «perché l’Alto Adige ha bisogno di una Volkspartei forte». Ha poi sostenuto che la lista delle donazioni finita sui giornali «non è completa, visto che mancano nomi come Rizzolli e Oberrauch».

Hager ha sottolineato di sostenere anche la cultura e la ricerca anti-cancro e di non aver avuto nessun vantaggio dalle donazioni alla Svp, «anzi i nostri progetti, come quello del Virgolo, sono stati ostacolati».

Le dichiarazioni di Hager sono rispedite al mittente dal segretario della Svp: «sono infondate le accuse del luogotenente di Benko (l’immobiliarista austriaco con tanti interessi immobiliari in corso a Bolzano attraverso la società Signa, di cui Hager è l’emissario locale, ndr), Heinz Peter Hager, che si è sentito in dovere a chiedere le mie dimissioni – afferma in una nota Achammer -. Cosa spinge il rappresentante di Benko in Alto Adige a chiedere le dimissioni del segretario della Svp? Al massimo, questo mostra lo stretto rapporto che il signor Hager ha sempre cercato con la politica e che ho sempre rifiutato. O al signor Hager non piace il fatto che io mi sia espresso con fermezza contro il museo di Ötzi sul Virgolo e quindi abbia ostacolato gli interessi economici di Signa?»

Per Achammer «le accuse del “tentato ricatto” fatte (da Hager, ndr.) in conferenza stampa sono del tutto infondate. Come, per favore, dovrei ricattare il signor Hager, visto che non è l’editore del libro?» Achammer sottolinea poi che «garantirà trasparenza nella presentazione delle donazioni della campagna precedente e nella gestione delle donazioni della campagna futura».

«Heinz Peter Hager ha organizzato donazioni per campagne personali insieme a Karl Zeller nel 2018. Come segretario del partito non ho nulla da nascondere, non ho raccolto un centesimo ed è per questo che svelerò tutto, anche in relazione alle iniziative di donazione, nelle quali non ho avuto il minimo ruolo – precisa il segretario respingendo infine i «tentativi di imprenditori di influenzare la politica dei partiti. Il rappresentante della società con il maggiore interesse economico non ha legittimità per commentare la gestione di qualsiasi partito – sottolinea Achammer -. Apparentemente, Heinz Peter Hager vede le cose in modo diverso: ora non solo chiede le dimissioni, ma ha già provato nel 2018 a suggerire il “Head of Politics & PR” di Signa Robert Leingruber come “consigliere della campagna elettorale” della Svp».

In attesa che Achammer vuoti il sacco, il presidente della provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha fatto pubblicare sul bollettino ufficiale il decreto di avocazione delle competenze assessorili in capo a Thomas Widmann, che dalle pagine del libro scandalo sulla faida Svp aveva attaccato frontalmente proprio Kompatscher.

Widmann, secondo il governatore, in un primo momento non voleva dimettersi, ma all’annuncio che gli avrebbe ritirato le competenze avrebbe accettato di lasciare la giunta provinciale. Secondo Kompatscher, «gli avvenimenti delle ultime settimane non hanno migliorato, anzi peggiorato la situazione».

Le competenze in capo a Widmann ad iniziare dalla sanità saranno gestite direttamente dal presidente stesso. Spetta ora agli organi di partito prendere decisioni in merito ad un eventuale rimpasto della giunta, ha ribadito Kompatscher.

Se la Svp è decisamente agitata, in casa Lega Salvini Premier la situazione non è meno tranquilla, visto che il libroFreunde im Edelweiss” ha portato alla luce anche una situazione decisamente poco idilliaca esistente in casa del fu Carroccio. L’assessore Massimo Bessone ha chiesto al partito di fare chiarezza sulle affermazioni contenute, dove lui, politico più votato alle elezioni del 2028, sarebbe stato superato dal suo collega di partito, Giuliano Vettorato, nell’assegnazione della vicepresidenza della giunta e nelle competenze di peso. Secondo le ricostruzioni del libro, Vettorato sarebbe stato preferito a Bessone da parte dei vertici della Svp perché più malleabile e attento alle esigenze dei maneggioni del partito tedesco.

Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata.

Telegram

https://t.me/ilnordest

Twitter

https://twitter.com/nestquotidiano

Linkedin

https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/

Facebook

https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/

© Riproduzione Riservata