La Consob autorizza l’Opa Sparkasse su Civibank

La banca friulana reagisce male all’iniziativa altoatesina: «l’Opa Sparkasse è ostile». In forse il progetto di banca del NordEst. 

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Civibank

La Consob ha dato il via libera all’Opa lanciata da Cassa di Risparmio di Bolzano (Sparkasse) su Civibank, di cui è già socia con una quota del 17,09%, sul restante 82,91% con un corrispettivo in denaro pari a 6,50 euro per azione.

Un via libera che si concretizzerà a partire dal prossimo 8 aprile 2022 e terminerà il 6 maggio 2022, salvo proroghe. «Gli azionisti CiviBank che detengono azioni e warrant, potranno aderire alle offerte – dicono presidente di Sparkasse Gerhard Brandstätter e l’amministratore delegato e direttore generale, Nicola Calabrò -. L’operazione rappresenta per i soci della banca friulana un’opportunità di disinvestimento delle azioni e warrant in loro possesso a condizioni significativamente più favorevoli rispetto a quelle registrate nei mesi scorsi».

Peccato che a Cividale del Friuli i vertici di Civibank non la pensino allo stesso modo. «Consideriamo l’Opa di Sparkassenei fatti ostile. Non possiamo abdicare ad avere una banca radicata nel nostro territorio e regalare ad altri il valore futurodell’istituto senza alcun beneficio» ha detto la presidente di Civibank, Michela Del Piero, dando voce al consiglio di amministrazione, che ha dichiaratoostile” la decisione della Cassa di Risparmio di Bolzano Spa, assunta a dicembre.

«Ci abbiamo messo molto ad esprimere questo parere – ha continuato Del Pero – in quanto Sparkasse era un partner che avevamo scelto per un progetto condiviso di Banca del NordEst. Si prevedeva un percorso di consolidamento della crescita, in linea con quanto fatto sinora, con risultati raggiunti nel 2021 che erano in previsione per il 2023, ma Sparkasse avrebbe dovuto considerare che non era ancora per noi il momento di fare operazioni straordinarie. Il partner, invece ha cambiato idea, facendo un’operazione, l’Opa, che per la sua stessa definizione è ostile».

In una nota, il consiglio d’amministrazione di Civibank definisce l’Opa «intempestiva e prematura», perché attuata all’inizio di un percorso di «crescita particolarmente promettente, che vedrà l’Istituto raccogliere i suoi frutti nel contesto di un modello di gestione “stand alone”».

Per Civibank l’offerta pubblica di acquisto lanciata da Sparkasse non è «coerente con le iniziali interlocuzioni avviate nel 2021, che prevedevano l’avvio di una partnership commerciale e strategica nell’ottica del mantenimento dell’indipendenzae dell’autonomia delle due realtà, con l’intento tra l’altro di supportare e accelerare la crescita della banca stessa».

Il consiglio di amministrazione di Civibank non ha ricevuto da Sparkasse informazioni ritenute sufficienti che «assicurino nel prossimo futuro un’autonomia nella governance dell’Istituto. Allo stesso modo, non è stata fornita alcuna garanzia sul fatto che l’assetto previsto da Sparkasse consenta di prestare la dovuta attenzione al territorio in cui opera Civibank e che si estende in 8 province nelle regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto».

I vertici di Sparkasse rimangono ottimisti circa l’esito dell’Opa: «abbiamo già ricevuto le preadesioni di circa il 35% degli attuali azionisti di Civibank» afferma Brandstätter, cosa che mette quasi al sicuro il successo dell’iniziativa bolzanina.

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