Sparkasse presenta lista per il nuovo corso di CiviBank

Alla presidenza indicata Alberta Gervasio. Calabrò: «la banca resterà attiva sul territorio. Dall’Opa nulla da temere». 

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Civibank
La candidata presidente CiviBank post opa Sparkasse, Alberta Gervasio.

La cassa di Risparmio di BolzanoSparkasse ha presentato ad Udine la lista del nuovo consiglio di amministrazione di CiviBank nel caso che l’Opa lanciata sulla banca friulana vada a buon fine, composta da nove candidati, di cui 5 friulani e uno di origini friulane, oltre a tre tecnici apicali di Sparkasse per il coordinamento del gruppo.

Sulla proposta, su cui dovrà pronunciarsi l’assemblea dei soci CiviBank, convocata per il prossimo 29 aprile, è stata illustrata dal presidente di Sparkasse, Gerhard Brandstätter, e dall’amministratore delegato e direttore generale, Nicola Calabrò, che ha lanciato due Opa su azioni e warrant CiviBank, con adesioni dall’8 aprile scorso al 6 maggio. Opa accolta con “parere negativo” dal vertice di CiviBank e che ha sollevato polemiche anche nel mondo politico friulano.

«Siamo fiduciosi che il territorio accolga questa proposta per il consiglio di amministrazione che contiene molto Friuli, sono convinto possa dare un contributo importante per lo sviluppo, l’autonomia e la società locale – ha detto Brandstätter -. I componenti sono Alberta Gervasio, manager friulano, candidato presidente, l’avvocato Guglielmo Pelizzo, candidato vicepresidente, attuale vicepresidente di Civibank, l’avvocato veronese Aldo Bulgarelli, con radici in Friuli, candidato vicepresidente, il manager triestino Livia Glavina, appartenente alla comunità slovena, i manager friulani Antonio Marano, presidente Aeroporto Fvg Spa, e Silvano Chiappo, consulente dell’associazione dei piccoli azionisti di CiviBank, e i tre dirigenti di Sparkasse, Mario Cappelletti, Luca Cristoforetti e Armin Weissenegger».

Brandstätter ribadisce come «la nostra proposta è per il mantenimento di CiviBank e per lo sviluppo, un’operazione che crea plusvalore per tutti, soprattutto famiglie e Pmi».

Da parte sua, il candidato presidente Gervasio sottolinea di essere «un manager del territorio che ha lavorato da sempre per farlo crescere. Ho avuto diverse interlocuzioni con i vertici Sparkasse e quello che mi è stato proposto è un progetto di valorizzazione e crescita ulteriore del territorio, attraverso un modello di banche regionali, ciascuna con la propria autonomia, ma unite e con spalle più forti per potersi ulteriormente espandere».

«Vogliamo spiegare che per quanto riguarda i clienti non c’è nulla da temere da questa operazione, crediamo che il servizio, che già oggi è buono, non possa che migliorare in futuro grazie alla collaborazione tra le due banche, che continueranno, separatamente, a svolgere il proprio ruolo nei territori in cui operano» ha detto Calabrò.

I vertici di Sparkasse hanno illustrato anche gli eventi organizzati dalla banca per il 20 aprile a Villa de Claricini a Moimacco (solo per gli azionisti) e per il 21 aprile allo stadio Dacia Arena di Udine. «In questi eventi – ha spiegato Calabrò – vogliamo incontrare quelli che non hanno ancora avuto la possibilità di comprendere appieno il nostro progetto e che cosa sta dietro a questa operazione, e quali possono essere i vantaggi per gli azionisti. Abbiamo in testa l’idea di una CiviBank molto radicata sul territorio e la migliore conferma di questo viene dalla significativa componente friulana presente nel consiglio di amministrazione che proponiamo come rinnovamento dell’attuale».

Favorevole all’Opa Sparkasse anche il sindaco di Udine, Pietro Fontanini: si tratta di «una collaborazione, quella tra Sparkasse e CiviBank, che apre scenari interessanti per tutto il NordEst e rafforza l’asse tra Bolzano e Friuli, territori orgogliosamente autonomi, con un’identita’ culturale pronunciata e un assetto socioeconomico definito e marcato. Mi è stato prospettato un piano ambizioso e, allo stesso tempo, perfettamente calato in questo contesto sociale ed economico e ho ricevuto rassicurazioni rispetto all’intenzione di dare risposta alle esigenze del territorio, salvaguardando e tutelando l’autonomia di un istituto, CiviBank, che, storicamente, ha interpretato e continuerà a interpretare un ruolo importante in Friuli».

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