Famiglie in difficoltà a pagare i debiti bancari

L’allarme della Fabi sul rapido aumento delle rate insolute, specie quelle dei mutui. 

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famiglie in difficoltà

La crisi generata dalla pandemia comincia a far sentire i suoi effetti diretti sulle famiglie in difficoltà: «negli ultimi 12 mesi è cresciuto di quasi 1 miliardo di euro l’ammontare delle rate non pagate relative ai mutui e ai prestiti concessi dalle banche– denuncia in una nota la Fabi, la Federazione Autonoma Bancari Italiani -. Si tratta di una brusca inversione di tendenza, ancorché di importo apparentemente non rilevante, dopo quasi sei anni consecutivi di riduzione del credito deterioratoriconducibile alla clientela privata, calato progressivamente da maggio 2016».

Secondo la Fabi il totale delle sofferenze creditizie delle famiglie in difficoltà, finanziariamente piegate dal Covid, è passato, da febbraio 2021 a febbraio 2022, da 11 miliardi e 559 milioni a 12 miliardi e 373 milioni con una crescita, in un anno, del 7,04% corrispondente a 804 milioni di euro.

Se ci si limita a osservare il periodo che va da novembre 2021 a febbraio 2022, risulta ancora più vistosa l’impennata delle sofferenze bancarie legate alle famiglie: in soli tre mesi, si è registrato un incremento di 1 miliardo e 476 milioni (più 13,55%), segno che i bilanci familiari soffrono decisamente.

«È una importante spia di difficoltà dei cittadini e della clientela che non va sottovalutata, anche se la cifra, circa 800 milioni, è relativamente contenuta. Per la prima volta dopo molti anni sono tornate a crescere le sofferenze delle famiglie in difficoltà che fanno fatica a pagare le rate – commenta il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni -. Probabilmente sono i primi segnali negativi, i primi effetti della crisi economica generata dalla pandemia, solo in parte tamponata con le moratoriedello Stato ed emergono i primi segnali di incertezza delle fasce più deboli della nostra società. La guerra tra Russia e Ucraina, purtroppo, aumenterà le difficoltà economiche e i disagi, ragion per cui ritengo che il governo debba confermareuna serie di interventi economici sui prestiti bancari fino al termine del conflitto, prorogando le garanzie sui nuovi prestiti e le moratorie sui mutui e i finanziamenti già erogati in passato, almeno fino al termine del conflitto tra Mosca e Kiev».

Mentre tornano a crescere gli arretrati delle famiglie, quelle non in regola con le scadenze dei vecchi finanziamenti, va segnalata anche una robusta crescita dei mutui: le banche hanno erogato nuovo credito finalizzato all’acquisto di abitazioni per 18 miliardi e 439 milioni, con una crescita del 4,69% che ha portato lo stock di mutui, da febbraio 2021 a febbraio 2022, da 393 miliardi e 457 milioni a 411 miliardi e 896 milioni. Complessivamente, i finanziamenti alle famiglie sono cresciuti di 23 miliardi e 244 milioni, considerando anche l’incremento del credito al consumo (più 1 miliardo e 589 milioni, in salita dell’1,45% a 111 miliardi e 82 milioni) e la variazione positiva dei prestiti personali (più 3,2 miliardi, in salita del 2,31% a 142 miliardi e 285 milioni).

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