Vasco Rossi a Trento, Fugatti cambia dirigente sicurezza provinciale e rischia grosso

Zeni: «inaudito cambio in corsa di un dirigente provinciale scomodo». Ora la firma passa al dirigente generale del settore turismo e promozioni. 

0
1731
Vasco Rossi a trento

L’evento a Trento che aprirà il Tour 2022 di Vasco Rossi continua con nuovi colpi di scena (e di mano) perpetrati dalla giunta provinciale ed in particolare dal suo presidente, il leghista Maurizio Fugatti, che dinanzi ai dubbi circa la sicurezzadell’evento da parte del responsabile del servizio provinciale di polizia amministrativa, Marzio Maccani, ha preferito sollevare il dirigente e spostare la competenza, con una delibera scritta in burocratese poco trasparente, in capo al dirigente generale del dipartimento artigianato, promozione, sporto e turismo, Sergio Bettotti.

Una situazione che è stata scoperta dal consigliere provinciale Dem, Luca Zeni, che ha immediatamente denunciato la situazione: «si tratta di un provvedimento decisamente di dubbia legittimità, a pochi giorni dal concerto e dal parere finalesulla sicurezza. Una decisione che getta un’ombra sul lavoro fatto e che preoccupa sotto il profilo della sicurezza delle migliaia di persone presenti».

Maccani fin dall’inizio della “trovata” di Fugatti di portare a Trento evento di apertura del Tour 2022 di Vasco Rossi aveva evidenziato l’inidoneità dell’area proposta dallo stesso Fugatti, da anni inutilizzata che avrebbe dovuto ospitare la nuova cittadella militare, poi stralciata. Il problema principale dell’area chiamata ad ospitare l’evento è l’accessibilità per un numero di persone decisamente elevato, oltre 120.000, visti i vincoli costituiti dalla ferrovia del Brennero (da un lato: si era pure proposto di sospendere le corse dei treni sulla linea internazionale per il giorno dell’evento, per giunta feriale, un venerdì), dalla tangenziale (che sarà chiusa e pedonalizzata durante l’evento) e la presenza di vincoli di proprietà private sui lati nord e sud. Una localizzazione che, a detta di molti è palesemente infelice.

Fugatti non pare preoccuparsi del dettoerrare umano, perseverare diabolico”: tira dritto e avanza facendo spallucce ai dubbi circa la sicurezza logistica dell’evento con così tanti partecipanti. Per giunta con costi di approntamento, logistici e di ospitalità di Vasco Rossi e della sua banda a carico della stessa Provincia, quando per un evento puramente e prettamentecommerciale, privo di ogni valenza culturale, come questo che genererà per il musicista emiliano un fatturato di circa 6 milioni di euro, le casse pubbliche si son assunte le spese dirette ed indirette.

Ha voglia Fugatti a dire che il ritorno dell’indotto sarà di oltre 6,5 milioni e che l’investimento pubblico vale la pena: ne sarebbe valsa doppiamente la pena se l’evento di Vasco Rossi fosse avvenuto a Trento nelle stesse modalità delle altre tappe del Tour 2022, ovvero con l’organizzazione che paga a pié di lista gli enti pubblici per la disponibilità degli spazi del concerto e dei servizi annessi, con tanto di assicurazioni a copertura degli eventuali danni. A Trento no, e Rossi ringrazia sentitamente Fugatti & C. per il grazioso dono che per la bisogna ha visto mobilitati 15 servizi della Provincia, tutta la protezione civile impegnata, personale di sanità e forze dell’ordine precettato. «Una stima di risorse pubbliche impiegatedi circa 6 milioni di euro, soldi dei cittadini per organizzare un concerto che nelle altre regioni non prevede spesa pubblica, o molto limitata» chiosa Zeni che parla di logiche politiche degne di altre epoche e latitudini.

Zeni batte sulla sicurezza dell’evento, che per centrarlo il governo leghista trentino ha utilizzato pressioni e sotterfugi per “imboscare” il parere negativo preliminare della commissione sulla sicurezza, che aveva evidenziato carenze sulle vie di fuga dell’area. Decisione che, secondo Zeni, ha ottenuto un effetto importante: un enorme lavoro per trovare soluzioni idonee a garantire la sicurezza di circa 120-150.000 persone, ma che manca, a meno di 20 giorni dall’evento Vasco Rossi, del parere finale della commissione sicurezza, presieduta da quel dirigente che aveva semplicemente eseguito il suo dovere secondo le disposizioni di legge, e aveva rilevato in precedenza lacune rispetto ai requisiti previsti dalla normativa sulla sicurezza.

«La decisione della giunta provinciale di cambiare il dirigente incaricato di firmare l’autorizzazione definitiva, oltre che lasciare allibiti per la disinvoltura istituzionale, è molto discutibile sotto il profilo della legittimità: è una decisione che getta un’ombra sul percorso svolto e non può che preoccupare rispetto alla sicurezza dell’evento, che è il tema che dovrebbe stare più a cuore a tutti».

Nessuno dubita che ad evento lanciato e a palco già quasi interamente montato l’evento Vasco Rossi di Trento non si possa tenere, ma sullo stesso aleggia una fortissima alea di rischio civile e penale su coloro che gestiscono le norme a uzzolo. Sarà interessante vedere chi sarà chiamato a rispondere nel caso in cui – Dio non viglia – dovesse succedere qualche incidente, anche banale. Su chi prende tali decisioni solo per accontentare il proprio ego si carica di pesantissimeresponsabilità personali che una persona assennata rifugerebbe.

 

Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata. 

Telegram

https://t.me/ilnordest

Twitter

https://twitter.com/nestquotidiano

Linkedin

https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano/

Facebook

https://www.facebook.com/ilnordestquotidian/

© Riproduzione Riservata