Dopo Vasco a Trento: la Provincia silura il dirigente ribelle

Marzio Maccani “paga” la sua opposizione all’effettuazione dell’evento, a suo avviso eccessivamente rischioso. Un evento reso possibile solo stravolgendo le normali regole e “pompando” circa 5 milioni pubblici. Da più parti si reclama l’intervento della Corte dei conti per lo spreco di denaro pubblico.

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Vasco Rossi dopo vasco a trento
Vasco Rossi assieme al presidente della provincia di Trento, il leghista Maurizio Fugatti.

A dieci giorni dall’evento che ha inaugurato il 20 maggio a Trento il Vasco Tour 2022 con oltre 120.000 presente e una spesa pubblica di oltre 5 milioni di euro, le proteste e le reazioni politiche non cessano, anzi: è di oggi la notizia che il dirigente del servizio di polizia amministrativa della provincia di Trento, Marzio Maccani, è stato rimosso definitivamente dal suo incarico, dopo che era stato provvisoriamentecongelato” per la firma di autorizzazionedell’evento, fatta dal dirigente generale dell’assessorato al turismo.

Maccani fin dall’inizio aveva sollevato dubbi circa la sicurezza della “Trentino Music Arena” per l’evento di Vasco Rossi con 120.000 persone, che si è svolto fortunatamente senza incidenti, ma con sindaco e questore di Trento che, a luci appena spente, si sono affrettati a dire che mai più eventi di questo genere in città proprio per i troppi rischi corsi. E se lo dicono loro…

Secondo Maccani è stato proprio il suo atteggiamento critico verso l’evento del Blasco a costargli il posto: «mi è arrivata questa telefonata dal mio capo che mi ha preannunciato questa cosa, anche se non ho nulla di scritto. E’ per la vicenda del concerto di Vasco. Non è che ci sono molti dubbi. Ho votato contro anche due giorni prima del concerto».

Intanto, il consigliere comunale di Trento di Onda, Andrea Maschio, ha presentato un’interrogazione per sapere se l’utilizzo dell’elicottero della Provincia – un’eliambulanza – per portare avanti e indietro Vasco Rossi dall’albergo dove ha soggiornato (Andalo) al luogo dell’evento a Trento per circa una decina di giorni sia consono al corretto impiegodell’apparecchio e del denaro pubblico, invocando l’intervento della Corte dei conti per accertare se tutta la gestionedell’evento fortissimamente voluto dal presidente della Provincia, il leghista Maurizio Fugatti, sia stata corretta e all’insegna del buon utilizzo del denaro pubblico: Anche perché per approntare la Trentino Music Arena la Provincia ha largamente utilizzato per circa due mesi tutto il personale e la dotazione tecnica della Protezione civile, oltre alla polizia locale e forestale e al personale comunale per le pulizie dell’area.

Di fatto, per consentire la realizzazione dell’evento e per “ammorbidirenorme e regolamenti la Provincia ha dichiarato l’evento alla stregua di un’emergenza pubblica, quell’emergenza che secondo alcuni, ad iniziare dallo stesso Maccani, è stata sfiorata più volte e solo lo stellone del Trentino ha evitato che si verificasse.

Ma lo spreco di denaro pubblico rimane e altrove gli “investimentipubblici in questo genere di eventi o sono decisamente più contenuti o sono già stati cassati dalla stessa magistratura contabile, con condanna per danno erariale a carico degli amministratori che l’hanno autorizzata. E a Trento (e in Trentino) sono in molti in attesa se si sia in presenza dell’ennesimo spreco di denaro pubblico da parte dell’amministrazione del leghista Fugatti, anche in considerazione dei danni patiti per almeno due giorni da gran parte dei commercianti della città, che tra divieti di parcheggio e dubbi sulla possibilità di circolare hanno disertato i negozi della città, azzerando i guadagni.

 

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