La commissione europea vola, vola e vola con gli aerotaxi

Ursula von der Layen predica bene ma razzola male, sia per gli sprechi economici che per le emissioni climalteranti. 

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commissione europea

Ma quanto volano gli eurocommissari, ad iniziare dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Layen: anche quando sono disponibili comodi voli di linea operati da compagnie di bandiera o collegamenti ferroviari ad alta velocità, a Bruxelles si preferisce utilizzare il servizio aerotaxi pagato a caro prezzo dagli eurocontribuenti.

Da gennaio a maggio 2022 i componenti della Commissione europea hanno speso oltre 700.000 euro in voli privati, con la sola von der Layen che ha totalizzato 83.344 euro di spesa, qualcosa come oltre 16.000 euro al mese in quelli che si potrebbero tranquillamente definire “voli blu”.

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Gli eurocommissari largheggiano pure sulle spese di trasferta e indennità di missioni varie, che si allargano anche al numeroso coté che spesso li accompagna nei loro spostamenti di missione: nel bilancio di previsione 2022 sono messi nero su bianco la bellezza di 3,7 milioni, cifra destinata a crescere con successivi aggiornamenti, come è già successo negli anni scorsi.

Il tutto in presenza di un trattamento economico dei singoli eurocommissari, che a norma di regolamento sarebbero tenuti ad utilizzare i normali voli di linea o tratte ferroviarie, sempre che non ci sano esigenze di sicurezza o necessità temporali, tutt’altro che trascurabili: le indennità sono parametrate al trattamento del più alto in grado funzionario in servizio presso la Commissione. Di fatto, al presidente è riconosciuto un trattamento economico del 138% della paga del funzionario, pari a circa 27.000 euro lordi mensili, soglia che cala al 125% per i vicecommissari (circa 24.800 euro al mese) e al 112,5% per i semplici eurocommissari (circa 22.000 euro). Oltre alle indennità, gli eurocommissari hanno diritto ad incassare indennità fisse di 1.500 euro al mese per spese di rappresentanza e indennità variabili per le voci di residenza, espatrio, figli, ecc.

Insomma, una sorta di bengodi che si prende pure il lusso di predicare bene e di razzolare male, specie in tema di politiche ambientali, specie per quelle che puntano a ridurre le emissioni climalteranti che comportano la distruzione di larghe fette del sistema manifatturiero continentale e la perdita di milioni di posti di lavoro. Peccato che per i propri spostamenti gli eurocommissari non badino a dare il buon esempio, utilizzando mezzi di trasporto a ridotte emissioni e preferiscano i comodi, lussuosi e costosi aerotaxi.

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