ViViItalia Tv è una Web Tv edita dall’esperto in comunicazione e analisi politica Gianfranco Merlin e diretta da Stefano Elena che si occupa in particolare di approfondimenti di politica ed economia a livello locale e nazionale, con trasmissioni giornaliere sui canali social e web, con numerose interviste ai protagonisti, con oltre 600.000 visualizzazioni uniche nel 2022.
ViViItalia Tv ha già realizzato sondaggi sulla politica trentina, sia sull’operato di mezza legislatura della Provincia di Trento, che sull’elezione del sindaco di Trento, centrando in entrambi i casi i risultati con uno scarto ridotto (sindaco Ianeselli candidato sindaco previsto al 55,4% nel sondaggio contro un reale 54,66%). ViViItalia Tv si appoggia per la realizzazione dei sondaggi alla società Winpoll, collaboratrice de “il Sole 24 Ore”, che nelle recentissime primarie del Pd è stata l’unica a centrare il risultato positivo di Elly Schlein. ViViItalia Tv è esclusivista dei servizi Winpoll per il Trentino Alto Adige.
Il sondaggio ViViItalia Tv-Winpoll è stato realizzato per valutare le possibili alleanze politiche in vista delle elezioni provinciali del Trentino del 22 ottobre prossimo, offrendo a tutte le forze politiche una valutazione preliminare del loro peso elettorale e di come questo possa variare all’interno delle possibili alleanze e schieramenti politici.
A questo sondaggio preliminare, ne seguirà un altro a metà luglio 2023 per valutare nel dettaglio la portata delle alleanze e dei candidati governatori, mentre il sondaggio finale per valutare l’efficacia della campagna elettorale e della comunicazione politica effettuata dai vari partiti e le relative coalizioni sarà diffuso 15 giorni prima del voto.
Di seguito le note interpretative ai vari scenari contenuti nel sondaggio.
Scenario 1: Fugatti Bis con Patt e senza Fdi
Risulta evidente come in questo scenario, che proprio in questi giorni si sta concretizzando, nessuna delle coalizioni indicate raggiunga il quorum per fare scattare il premio di maggioranza, evidenziando così una vittoria di misura del centro sinistra che avrebbe comunque bisogno di un’alleanza con una forza politica esterna per potere governare il Trentino con un sufficiente margine di sicurezza. Un’alleanza che, con un Pd più spostato a sinistra con la segreteria Schlein, potrebbe convergere più facilmente sul M5s.
Scenario2: Fugatti Bis senza Fdi e Patt con il centrosinistra
In questo scenario, il Patt diventa determinante per una vittoria piena del centro sinistra che raggiunge il premio di maggioranza. Il centro destra “ristretto” a guida Fugatti si attesta al 29%. E’ interessante notare come, in entrambi gli scenari 1 e 2, Fratelli d’Italia con una corsa in solitaria, con Gerosa candidato presidente, sia sempre attorno al 17-18% dei consensi. In entrambi gli scenari 1 e 2, il centro destra separato regala la vittoria al centro sinistra, con o senza l’apporto del Patt.
Scenario 3: Liste autonomiste unite
In questo scenario è interessante notare come il mondo autonomista unito possa rappresentare un forte polo centrista, stimabile attorno al 17%, cosa che ne farebbe un ago della bilancia tra i vari schieramenti, anche se il centro sinistra potrebbe comunque vincere da solo assicurandosi la maggioranza relativa del Consiglio. In questo scenario, che riflette una situazione politica di stampo altoatesino, emergerebbe il ruolo di un forte partito di raccolta autonomista, coalizzando tutte le varie forze politiche che oggi si rifanno a questo ideale. Anche in questo scenario, un centro destra unito potrebbe vincere sul centro sinistra anche senza l’apporto del polo autonomista con un 39% dei consensi.
Scenario 4: centro destra unito con un candidato unitario condiviso
In questa simulazione, il centro destra unito con un candidato governatore unitario condiviso e diverso da quelli finora presentati potrebbe vincere facilmente assicurandosi il 49% dei consensi e il premio di maggioranza. Questo scenario è stato ipotizzato per testare l’efficacia di un candidato unitario condiviso che possa superare l’attuale impasse del muro contro muro tra i due candidati attualmente presentati dal centro destra separato. Quanto alla figura del candidato unitario del centro destra nella persona di Sergio Divina, lo si è riportato in quanto costituisce lo scenario al momento più probabile per arrivare ad un candidato gradito a tutte le forze politiche che lo compongono. Ma potrebbe anche essere un candidato differente, pur sempre che raccolga il consenso unitario.
Se il centro sinistra, comprensivo anche del Patt, dinanzi ad un’alleanza del centro destra unitario, facesse un’alleanza con il M5s potrebbe ambire a ribaltare il risultato, riuscirebbe a pareggiare con il centro destra unitario.
Intenzione di voto ai partiti
Alcune forze politiche non appaiono nelle intenzioni di voto perché troppo nuove o perché frutto di divisioni troppo recenti per essere testate. Rimane comunque evidente come Pd e Fdi siano le due principali forze politiche del Trentino, che superano di circa 2,5 volte il risultato di una Lega Salvini premier che attualmente esprime il governatore uscente. Si evidenzia come le forze politiche che si rifanno ad un centro autonomista moderato, invece di essere suddiviso e praticamente ininfluente, se unito potrebbe ambire a rappresentare circa il 28% dei consensi, diventando così la prima forza politica del Trentino e arbitra del futuro dell’Autonomia speciale.
Preferenze candidati centrosinistra
Questo quesito è stato realizzato per sondare le potenzialità dei vari personaggi dell’arcipelago del centrosinistra di cui si parla per una possibile guida dell’alleanza progressista. Al 23 febbraio le forze del centro sinistra non avevano ancora individuato un candidato unitario, ma una pluralità di possibili soggetti, evidenziando il maggior numero di consensi tra gli amministratori locali di città e gli ex assessori provinciali, anche se il candidato finale del centrosinistra potrà essere una figura anche esterna a questa rosa. I primi tre candidati espressi dal sondaggio evidenziano caratteristiche comuni, quali l’essere visibili, l’età tra i 40 e 50 anni, l’aver maturato esperienza politica ed amministrativa senza alcun travaso dalla società civile o imprenditoriale.
A questo link una possibile ripartizione dei seggi derivanti dai vari scenari.
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