Stellantis offre Maserati scontate anche a operai in cassa integrazione a 1.100 euro

Proposta a tutti i dipendenti in una comunicazione in posta elettronica mentre conferma nuovi tagli e nuova cassa integrazione.  

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Stellantis offre Maserati  scontate nuovi modelli maserati

Stellantis offre Maserati  scontate ai suoi dipendenti, compresi quelli in cassa integrazione a 1.100 euro al mese, con un messaggio nella posta elettronica aziendale che sa tanto di solenne presa per i fondelli da parte di un’azienda che, da un lato paga a peso d’oro con 35 milioni di euro all’anno il suo amministratore delegato, Carlos Tavares (e quasi 5 milioni al suo presidente John Elkann) e, dall’altro, tiene a stecchetto da anni i propri dipendenti con un utilizzo disinvolto della cassa integrazione che falcidia i già bassi salari.

Auto di lusso, che costano da 84.000 a oltre 200.000 euro. Questo il testo del messaggio diffuso dall’azienda: «caro/a collega, siamo lieti di annunciarti che dal mese di settembre avrai la possibilità di acquistare una nuova vettura Maserati a condizioni dedicate a te, ai tuoi familiari e ai tuoi amici».

L’iniziativa commerciale riguarda tre modelli: il suv Grecale prodotto a Cassino, e le coupé GranTurismo e GranCabrio che nascono a Mirafiori, anche se la proposta non contiene i dettagli economici dell’offerta che ha scatenato le reazioni da parte dei dipendenti in cassa integrazione: «che fanno? Ci propongono una “Grecale” con lo sconto del 90% e con una rateazione a 50 anni per poterla pagare con 1.100 euro dello stipendio in cassa integrazione?» è la battuta più pubblicabile e meno volgare rivolta ai vertici dell’azienda dai molti dipendenti appiedati dal continuo taglio alla produzione italiana di automobili a favore degli stabilimenti polacchi e serbi nell’area europea o agli investimenti per 406 milioni di dollari in quelli americani per via della determinata protesta dei sindacati Usa, che sono ben altra corsa rispetto ai metalmeccanici di Landini & C.

Reazioni anche da parte della politica, con la proposta di leggi che limitino la crescita senza limiti degli stipendi dei vertici aziendali, allargando la forbice con la base produttiva, limitando il rapporto alla cosiddettaregola Olivetti”, per cui il vertice aziendale non può guadagnare oltre 10 volte il reddito di un dipendente medio.

Mentre Stellantis offre Maserati  scontate, naviga sempre più verso un silenzioso disarmo della produzione italiana, con modelli che non riflettono più le esigenze dei consumatori, la reazione del gruppo alla provocazione commerciale inviata ai dipendenti è pure peggio, affermando che si tratta di polemiche strumentali e dice di essere «sconcertata per il sentimento di ostilità nei confronti del gruppo, che danneggia prima di tutto le persone, orgogliose di costruire auto che rappresentano l’eccellenza italiana nel mondo. Sono stati gli stessi dipendenti Maserati, infatti, a chiedere in più occasioni, anche in gruppi di lavoro – spiega l’azienda – sconti speciali per amici o parenti che si erano rivolti a loro per una vettura. L’iniziativa è stata poi estesa all’interno del gruppo. Già oggi Maserati offre ai dipendenti la possibilità di utilizzare le auto del Tridente in occasioni speciali, come i matrimoni, e sta sviluppando un programma per estendere la possibilità di avere vetture Maserati in prova anche in altre occasioni».

Contenti loro, ma poi non si lamentino se gli automobilisti italiani scelgono Bmw, Audi, Mercedes o Lexus invece che Maserati quando devono scegliere un’auto di prestigio e, soprattutto, di qualità.

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