Imprese artigiane dell’Emilia Romagna: produzione, fatturato e ordine in rallentamento

L’indagine di Unioncamere segnale la frenata tra aprile e giugno 2024.

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Le imprese artigiane in Emilia Romagna fra aprile e giugno 2024 hanno visto diminuire la produzione del –5,6%, il fatturato del -5%, gli ordini del -6% secondo le risultanze dell’indagine congiunturale sull’artigianato delle camere di commercio e Unioncamere Emilia Romagna.

Il fatturato estero è cresciuto dell’1%, mentre gli ordini da clienti stranieri sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto alla primavera del 2023. Il periodo di produzione assicurato è di circa due mesi ed il grado di utilizzo degli impianti è inferiore al 70%.

Nel secondo trimestre 2024, la tendenza negativa della produzione delle imprese artigiane della manifattura regionale si è accentuata ed ha fatto registrare una diminuzione del -5,6%, rallentamento nettamente più pesante di quello dell’industria regionale, che è stato del -2%.

Il 43% delle imprese artigiane ha dichiarato una riduzione della produzione. Fra aprile e giugno le imprese artigiane hanno visto diminuire il fatturato del -5%, contro il -2,8% dell’industria regionale nel complesso.

Il fatturato da clienti esteri è cresciuto dell’1%, risultato migliore rispetto al fatturato estero per il complesso dell’industria regionale (+0,3%) e, considerando l’andamento dei prezzi industriali destinati all’esportazione, potrebbe essere ancora migliore in termini reali.

Gli ordini acquisiti dalle imprese artigiane in regione riflettono il rallentamento del mercato interno: sono diminuiti del -6,1%, un risultato molto più pesante dell’andamento degli ordini per il complesso dell’industria regionale (-2,8%). Gli ordini dall’estero sono invece rimasti invariati.

Il periodo di produzione assicurato dalla consistenza del portafoglio ordini è risultato pari a 7,3 settimane ed il grado di utilizzo degli impianti si è ridotto al 68%.

L’andamento della produzione delle imprese minori si è leggermente alleviato rispetto al trimestre precedente fermandosi al -4,6%, ma il grado di utilizzo degli impianti è comunque sceso al 66%. Il fatturato è diminuito del -4,5%, gli ordini del -6%.

Risultati peggiori per le piccole imprese dove la produzione è diminuita del –6,8% ed il grado di utilizzo degli impianti ha accusato una ulteriore correzione al ribasso scendendo al 71%. Il fatturato è diminuito del -5,6%, gli ordini sono diminuiti del -6,1%

Nel settore edile, l’avvio del 2024 ha fatto registrare un peggioramento della situazione congiunturale, che si è poi fortemente alleviata nel corso della primavera, tanto che il volume d’affari a prezzi correnti dell’artigianato delle costruzioni ha subito solo una flessione contenuta -0,4% fra aprile e giugno. L’andamento è risultato però peggiore rispetto a quello del complesso dell’industria delle costruzioni regionale che ha segnato +0,4% grazie al contributo positivo dalle imprese medio grandi, quelle da 50 a 499 addetti, che hanno aumentato il volume d’affari del 4,6%.

 

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