Ricostruzione post alluvione: firmata l’ordinanza che stanzia i primi contributi per imprese e famiglie

De Pascale: «sostegno concreto per trasmettere fiducia, ora serve un cambio di passo anche sulle opere di messa in sicurezza».

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Ricostruzione post alluvione Romagna nuovamente alluvionata

Il presidente della Regione Emilia Romagna, Michele de Pascale, ha firmato l’intesa all’ordinanza del capo del dipartimento della Protezione civile per gli interventi straordinari legati alla ricostruzione post alluvione di ottobre 2024, che stanzia risorse per imprese e famiglie danneggiate.

Potranno così essere erogati fino a 5.000 euro di contributi alle famiglie (10.000 euro per quelle danneggiate anche dall’alluvione di maggio 2023) e fino a 20.000 euro alle imprese e ai professionisti colpiti dall’alluvione che ha interessato la regione nell’ottobre 2024.

Il presidente ha annunciato la firma nel corso della riunione con i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, che ha visto la partecipazione per la prima volta del commissario straordinario alla ricostruzione post alluvione, Fabrizio Curcio. Numerosi i temi di cui si è discusso: gli indennizzi, le norme, i piani speciali, la messa in sicurezza del territorio, con un confronto su cosa ha funzionando e cosa è migliorabile, all’insegna della massima condivisione e della «necessità di ritrasmettere fiducia ai cittadini e alle imprese».

La domanda di contributo potrà essere presentata tramite i sindaci dei comuni colpiti da parte delle famiglie, oppure tramite la Regione Emilia Romagna per le imprese. Il contributo verrà erogato in due fasi: acconto e saldo. Le domande di acconto devono essere presentate entro il 30 giugno 2025. Il sostegno è rivolto al ripristino (anche parziale) di abitazioni principali e relative pertinenze danneggiate, alla pulizia e alla rimozione di acqua, fango e detriti; al ripristino o sostituzione di beni mobili distrutti o danneggiati, di impianti essenziali per acqua, gas ed energia elettrica, o delle parti comuni degli edifici residenziali non fruibili.

Per le attività produttive, il commercio e i professionisti il contributo copre spese relative al ripristino della sede, delle pertinenze, dei beni strumentali, delle scorte, dei beni mobili, degli impianti, gli interventi di pulizia e le spese di delocalizzazione.

 

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