Automotive: Guidesi «il solo elettrico è un assist incredibile alla Cina»

A Brescia la cabina economica con gli operatori del settore. «Il passo avanti della Commissione Ue non basta, settore seriamente a rischio».

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A Brescia la cabina economica con gli operatori del settore. «Il passo avanti della Commissione Ue non basta, settore seriamente a rischio».

Il piano della Commissione Ue per l’automotive a Bruxelles «è un passo avanti e invia un segnale al settore automobilistico. La speranza è che questo segni l’inizio di un cambiamento radicale» ma è «necessario molto di più. È essenziale modificare ulteriormente il regolamento per passare dal costante riferimento alla neutralità tecnologica alla sua effettiva attuazione» afferma l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia e presidente dell’Automotive Regions Alliance (Ara), Guido Guidesi.

L’Alleanza tra le 36 regioni europee si sono impegnate ad agevolare la transizione dell’industria automobilistica e dell’indotto tutelando, nel contempo, aziende, competenze e posti di lavoro, al culmine di un percorso durato 3 anni fatto di riunioni, analisi, strategie e un Manifesto firmato sostanzialmente da tutti i principali stakeholder del settore, diventato sostanzialmente il Documento ufficiale delle Regioni italiane e poi sottoposto alla precedente Commissione europea.

«Consideriamo il concetto di “solo elettrico” un incredibile vantaggio per i cinesi» ha puntualizzato Guidesi, sottolineando che dal «primo gennaio 2025, giorno in cui la Lombardia ha assunto la presidenza dell’Alleanza delle Regioni Automotive, abbiamo lottato, insieme a tutte le regioni dell’Alleanza, in ogni sede istituzionale attraverso una critica costruttiva. È stato un intenso lavoro di squadra e oggi vediamo un passo avanti da parte della Commissione. Questo lavoro di squadra deve continuare per salvare il settore automotive».

A Brescia Giudesi è tornato sull’argomento all’interno della Cabina economica NordOvest di cui fanno parte, oltre alla Lombardia, le regioni Piemonte e Liguria. All’incontro erano presenti diverse realtà imprenditoriali lombarde, piemontesi e liguri del settore automotive oltre a importanti personalità del comparto anche di livello europeo, come Matthias Zink, presidente CLEPA (European Association of Automotive Suppliers) e Petr Dolejsi, direttore Mobilità e trasporto sostenibili di ACEA (European Automobile Manufacturers’ Association).

«È necessario cambiare ulteriormente il Regolamento – ha argomentato Guidesi – al fine di passare dalla continua citazione di “neutralità tecnologica” alla sua applicazione. Il concetto del “solo elettrico” lo consideriamo un assist incredibile ai cinesi».

«É doveroso ricordare quanto sia stato complicato il percorso lombardo; un lavoro, inizialmente in solitaria, che ha dovuto scontrarsi anche con un irrazionalepensiero unico” – prosegue Guidesi -. Oggi il giudizio è enormemente cambiato, la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori concorda con la tesi lombarda e soprattutto il mercato ha decretato inequivocabilmente la volontà di essere lasciato libero di scegliere».

L’azione di lobby istituzionale promossa dalla Lombardia ha coinvolto regioni italiane ed europee di diverso colore politico per salvaguardare un comparto fondamentale nell’economia del Continente, che solo a livello lombardo vale oltre 30.000 imprese e 100.000 lavoratori, con un fatturato totale di oltre 40 miliardi di euro.

Nelle scorse settimane, con diverse missioni a Bruxelles, Guidesi ha intensificato il dialogo con la Commissione europea, fino all’epilogo di questi giorni con la presentazione da parte del presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen del nuovo Regolamento europeo per il settore automotive.

Per Guidesi si tratta di «un’apertura nei confronti di un settore in sofferenza ma che non basta per arginare il declino e mantenere la competitività sullo scenario internazionale ed evitare un suicidio economico tutto europeo».  

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