Le elezioni regionali Veneto entro il 23 novembre 2025

Nuovamente battuta la linea Zaia. «La legge regionale non può che cedere di fronte norma statale». Soddisfazione di Pd e Fdi che si dichiarano pronti al voto. Conseguenze anche per il terzo mandato delle regioni autonome.

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Il governatore del Veneto uscente Luca Zaia.

Le elezioni regionali del Veneto e del presidente della Regione avverrà nel prossimo autunno, non nella primavera 2026, come sarebbe stato possibile applicando la “finestra” prevista dalla legge elettorale regionale: il Consiglio di Stato si è espresso nel parere chiesto dal Veneto sulla normativa applicabile per il prossime elezioni, stoppando così definitivamente anche le residue ambizioni di Luca Zaia, impossibilitato al quarto mandato dalla sentenza della Corte costituzionale, di gestire almeno l’evento delle Olimpiadi invernali 2026.

La data di svolgimento delle consultazioni elettorali degli organismi regionali – affermano i giudici – «deve in ogni caso risultare conforme alla “durata degli organi elettivistabilita dalla legge statale. La norma regionale non può che cedere di fronte alla norma statale». Un passaggio, quest’ultimo, che va ad inserirsi nel solco tracciato dalla Corte costituzionale in fatto di terzo mandato e che pone una seria ipoteca sulle velleità di terzo mandato delle regioni autonome, a partire da quella di Trento che ha già approvato una specifica legge, facilitando così l’azione del governo Meloni nella sua impugnativa entro il prossimo 18 maggio per garantire l’uniformità con la norma statale di tutte le regioni.

Le prossime elezioni regionali in Veneto si svolgeranno «entro il 20 novembre», ossia entro i 60 giorni successivi al termine dell’attuale quinquennio di legislatura, «al più tardi nella domenica compresa nei sei giorni successivi, ossia domenica 23 novembre 2025» afferma in Consiglio di Stato chiarendo i dubbi sulla data elettorale in Veneto.

«Ringrazio il Consiglio di Stato per aver fornito un chiarimento puntuale e autorevole sulla finestra elettorale delle prossime elezioni regionali del Veneto. Il voto dovrà avvenire non oltre domenica 23 novembre 2025, come indica il Consiglio. Verrà quindi indicata, entro i termini temporali previsti dalla legge, la data delle elezioni – mastica amaro Zaia -. La Regione del Veneto è già al lavoro, con spirito di servizio e responsabilità, per garantire che i cittadini possano esercitare il loro diritto democratico in un contesto di piena efficienza, preparazione e ordine istituzionale. L’obiettivo è quello di assicurare a tutti i Veneti un processo elettorale trasparente, partecipato, ben organizzato e all’altezza dell’importanza che questo appuntamento rappresenta per la vita democratica della nostra comunità».

«Il parere del Consiglio di Stato ristabilisce con chiarezza ciò che abbiamo sempre sostenuto: la legge nazionale, come è ovvio, prevale su quella regionale. E se la legge nazionale stabilisce che la durata degli organi elettivi delle Regioni è di cinque anni, allora cinque anni devono essere. Non cinque anni e sette mesi, né otto, né nove. Cinque. Punto – dichiara Andrea Martella, senatore e segretario regionale del Partito Democratico del Veneto -. Si chiude finalmente un tentativo surreale del centrodestra veneto di creare confusione, aprendo un fronte artificiale e strumentale sulla data delle elezioni regionali. Per mesi la Regione ha agitato il presunto vincolo della legge elettorale veneta, che indicherebbe la primavera come periodo del voto. Ma lo ha fatto sapendo benissimo che si trattava di una forzatura, buona solo a tentare di guadagnare tempo, tenere in piedi una legislatura ormai alla fine, cercare di regalare a Zaia altri mesi da presidente».

«Il parere espresso dal Consiglio di Stato è un parere e tale resta ma rinforza la gerarchia delle fonti, cioè che prima c’è la legge nazionale e poi la legge regionale. Quindi ci aspettiamo che nei tempi e nei modi previsti dalla normativa vengano indette le elezioni regionali per le quali siamo pronti da tempo» ha detto il presidente della commissione Industria e coordinatore regionale di FdI, Luca De Carlo, tra l’altro possibile autorevole candidato alla presidenza del Veneto al posto di Zaia.

Ora i partiti dovranno accelerare per trovare i candidati e iniziare a predisporre la campagna elettorale.

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