In Veneto, all’indomani del parere del Consiglio di Stato che ha fissato le elezioni regionali entro il 23 novembre 2025, demolendo l’ultima linea di difesa dell’uscente Luca Zaia di traghettare alla primavera 2026 gestendo l’evento delle Olimpiadi invernali 2026, i salviniani tentano l’arrocco a difesa della guida della regione, costi quel che costi, all’insegna de il “Veneto alla Lega”.
Un tiro alla fune politico dove i salviniani tentano di difendere il loro fortino che vorrebbero assegnare al segretario regionale Alberto Stefani o all’attuale vicepresidente regionale Elisa de Berti, mentre la spinta per un cambio degli equilibri – anche sulla base dei risultati elettorali consolidati – arriva sempre più forte da Fratelli d’Italia che in Veneto pesa ormai elettoralmente almeno 3 volte tanto i salviniani, ma pure da Forza Italia che da tempo ha superato in regione i salviniani.
A competere per la poltrona di palazzo Balbi a Venezia per Fratelli d’Italia ci sono il senatore e coordinatore regionale, Luca De Carlo, come pure il deputato Raffaele Speranzon, mentre per Forza Italia l’unico nome in gioco è quella dell’attuale eurodeputato – e già consigliere regionale e sindaco di Verona – Flavio Tosi.
Il “Veneto alla Lega”: i salviniani tentano il tutto per tutto, affermando che le regioni governate da loro devono essere riconfermate come “cosa loro”, facendo finta di non essersi accorti che nel giro di cinque anni, quelli coincisi con la svolta nazionalista della Lega salviniana, si sono trasformati in una sostanziale perdita di consensi verticale, tanto che anche nei feudi elettorali della fu Lega Nord Fratelli d’Italia vale da due a tre volte tanto, mentre Forza Italia ha spesso affiancato se non superato i salviniani. Difficile non fare pesare i voti conseguiti e confermati nel corso degli ultimi appuntamenti elettorali.
Dalle fila di Fratelli d’Italia non si fidano alle profferte salviniane di garantire oggi il Veneto all’erede politico di Zaia e di discutere in futuro gli assetti della Lombardia che andrà al voto nel 2028. Difficile dare torto ai meloniani, che legittimamente puntano ad incassare subito il dividendo elettorale dei nuovi assetti della maggioranza di centro destra scaturite dagli ultimi appuntamenti elettorali. Oltre ad essere poco rassicurati dai precedenti circa la capacità da parte di Matteo Salvini nel mantenere la parola data, vista la sua tendenza di fare disinvoltamente spallucce sugli accordi presi.
Fratelli d’Italia, ormai assodato motore politico della maggioranza di centro destra, deve potere fare valere il nuovo assetto e la minacciata corsa in solitaria degli zaiani in Veneto in caso di mancato esaudimento della loro richiesta a conservare la guida della Regione rischia di trasformarsi un fuoco fatuo, oltre che confermare la marginalità del leader salviniano negli assetti di potere locale e nazionale.
Non solo: la debolezza dei salviniani in Veneto – come nel resto del Nord Italia, come appena confermato dalle elezioni comunali in Trentino Alto Adige dove i salviniani escono decisamente ridimensionati – è sottolineato dai nuovi “nordisti” di “Patto per il Nord”: «credo che comportamenti come questi si commentino da soli e l’arrocco dei salviniani in Veneto è destinato a marginalizzarli ancora di più – commenta il coordinatore della nuova forza politica in continua crescita sulle ceneri della Lega Nord, Paolo Grimoldi -. In queste settimane stiamo aprendo sedi in tutti i comuni del Nord Italia e registriamo un continuo passaggio di amministratori dalle fila dei salviniani alle nostre. E questo è un segnale incoraggiante, che certifica come la difesa degli interessi del Nord, troppo rapidamente ammainata dalla deriva nazionalista di Salvini, sia ancora molto sentita da cittadini ed imprese del Nord. La decisione del Consiglio di Stato di fissare le elezioni regionali del Veneto non oltre il 23 novembre prossimo ci sprona ad accelerare l’organizzazione nei territori della Serenissima per portare “Patto per il Nord” ad essere pronto con una propria lista per offrire un’alternativa realmente nordista agli elettori orfani della Lega».
Per rimanere sempre aggiornati con le ultime notizie de “Il NordEst Quotidiano”, iscrivetevi al canale Telegram per non perdere i lanci e consultate i canali social della Testata.
Telegram
https://www.linkedin.com/company/ilnordestquotidiano
https://www.facebook.com/ilnordestquotidian
X
© Riproduzione Riservata