La società Concessioni Autostradali Venete (CAV) che gestisce il tratto Padova-Venezia e il Passante di Venezia, chiude il bilancio di esercizio 2024 con un utile di 29,3 milioni di euro. I ricavi raggiungono quota 163,1 milioni di euro con un margine operativo lordo di 95 milioni e un risultato prima delle imposte di 41 milioni.
I dati dell’esercizio 2024 sono stati presentati nel corso dell’assemblea degli azionisti della società (Regione del Veneto e Autostrade dello Stato), svoltasi a Mestre e durante la quale è stato anche rinnovato il consiglio di amministrazione con Monica Manto in qualità di presidente, Maria Rosaria Anna Campitelli indicata come amministratore delegato, Christian Schiavon, Lucio Tiozzo Fasiolo e Carlo Vaghi come consiglieri.
Per quanto riguarda l’esercizio 2024, il bilancio si è chiuso con un aumento dei costi degli interventi manutentivi e di messa in sicurezza dell’infrastruttura e quasi 6 milioni di euro a sostegno della ricerca per l’Hyper Transfer, progetto mirato allo studio di un sistema alternativo di trasporto merci e passeggeri e condotto sulla base del protocollo d’intesa firmato nel 2022 da Cav, Regione Veneto e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le disponibilità liquide a dicembre 2024 ammontano a 215,2 milioni di euro (di cui 149,9 milioni vincolati).
Una liquidità considerevole che esprime la solidità finanziaria della società e la sua capacità di far fronte agli impegni assunti, a partire dagli investimenti programmati nel periodo 2025-2032 e ammontanti a 104,6 milioni di euro e alle manutenzioni, che si prevede peseranno nello stesso periodo per 130,5 milioni.
L’affidabilità creditizia della società è confermata anche dall’ultima valutazione dell’agenzia di rating Moody’s che, a gennaio 2025, ha assegnato a Cav un livello di rating Baa1 con outlook stabile, uno dei risultati migliori rilasciati dall’agenzia a società italiane.
Nel 2024 sono stati registrati pedaggi per oltre 53 milioni di veicoli (+2,11% sul 2023). Nelle tratte senza pedaggio sono transitati 31,5 milioni di mezzi (+1,5%).
«Il bilancio 2024 – ha detto la presidente Monica Manto – riflette la qualità del lavoro fin qui svolto da tutto il consiglio di amministrazione uscente, che ringrazio per l’impegno e la competenza con cui ha coniugato e consolidato ottime performance economiche, con una visione attenta alle ragioni ambientali e sociali. Sono grata ai soci Autostrade dello Stato e Regione del Veneto per la fiducia e per la nomina alla guida di Cav, per proseguire un lavoro di squadra per uno sviluppo efficiente e sostenibile delle infrastrutture autostradali regionali».
Il futuro di Concessioni Autostradali Venete potrebbe vedere un forte rafforzamento nel 2026, quando andrà in scadenza la ricchissima concessione dell’A4 Brescia-Padova e della controllata A31 Valdastico oggi gestita da Abertis della famiglia Benetton. Così come la regione Veneto potrebbe spingere per trasferire la titolarità della concessione della Superstrada Pedemontana Veneta per scaricare i canoni di gestione dal bilancio regionale a quello della concessionaria. Ma potrebbe pure guardare allo scenario dell’A22 autostrada del Brennero, scaduta da 10 anni, finita impigiata in una procedura di rinnovo tenuta sotto scacco dalla Commissione europea per via dei vincoli contenuti del bando di gara contestato da altre società autostradali per via del requisito della prelazione riservato al concessionario uscente scaduto, visto che la proprietà pubblica di CAV consentirebbe l’affidamento diretto di A22 senza gara.
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