Il giorno dopo la celebrazione della vendetta a caldo di Maurizio Fugatti nei confronti di Fratelli d’Italia e l’impugnativa del governo Meloni della “sua” leggina che chi consentiva il terzo mandato consecutivo alla guida dell’Autonomia speciale del Trentino non sbollisce, anzi: tocca al ministro del Turismo, Daniela Santanchè, rilanciare e ributtare la patata politica ancora bollente in campo leghista, affermando che «Fugatti dovrebbe avere un pochino più le palle, se ce l’ha col governo se la prenda con me, con gli altri ministri, con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni», ma non con il suo vicepresidente demansionato d’imperio, Francesca Gerosa.
Per Santanché «Fugatti ha sicuramente sbagliato prima di tutto nei confronti dei trentini, ricordo che alle elezioni c’era un ticket, lui presidente e Gerosa vicepresidente. Una vendetta che ha fatto contro i trentini perché non ha rispettato la parola data. Poi è un atto, una ritorsione completamente sbagliata, perché si può cambiare un assessore, ma quando questo non fa bene il proprio lavoro e viene meno alle sue deleghe. Invece a detta di tutti, ma anche del presidente Fugatti che ha riconosciuto il grande lavoro svolto nel colloquio di ieri con Gerosa, questa è stata una reazione di pancia contro i trentini».
Anche se non lo ha sottolineato apertamente, ma facendolo intendere, senza i voti raccolti da Fratelli d’Italia alle Provinciali del 2023 Fugatti non avrebbe vinto il secondo mandato, visto che lui ha vinto con solo il 51,82% dei voti contro il 37,50% del candidato del centro sinistra, Francesco Valduga. Di più: Fratelli d’Italia aveva raccolto il 12,35% dei voti, quasi a parimerito con quelli della Lega Salvini al 13,05%, staccando il 10,73% conseguito dalla lista Fugatti presidente di Achille Spinelli, ora promosso vicepresidente della giunta al posto di Gerosa.
Tornando alle dichiarazioni di Santanché, il ministro punta anche ai rapporti all’interno della coalizione di centro destra: «siamo una coalizione e noi di FdI siamo il primo partito, come avete visto alle ultime elezioni comunali, quindi Fugatti ha fatto un fallo molto violento nei confronti della comunità».
Intanto, Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle regioni si è incontrato a Roma con il premier Giorgia Meloni, con la quale ha discusso di alcuni aspetti, tra cui quello del terzo mandato e della necessità di cambiare la legge nazionale per consentirlo e per fare complessivamente chiarezza. Tornando sull’impugnativa della legge di Trento, per Fedriga «è stato ribadito che è stata un’impugnazione di carattere tecnico. Penso che le Regioni a statuto speciale abbiano competenza esclusiva e la Corte costituzionale adesso dirà di chi è la competenza per poter legiferare, per quanto riguarda le Regioni a statuto speciale, sull’autogoverno».
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