In Trentino la “quota A” dell’Assegno unico, destinato alla lotta alla povertà, viene erogato a 9.126 famiglie, per una spesa complessiva di 21 milioni di euro all’anno. La situazione è stabile, perché circa il 70% delle famiglie ripresenta la domanda per l’Assegno unico ogni anno. La maggior parte dei beneficiari riceve 2.000 euro all’anno, con poche punte di 11.400 (il massimo).
I dati sono stati forniti nel corso della Conferenza di informazione sul fenomeno della povertà organizzata dal Consiglio provinciale di Trento. In Trentino l’indice di popolazione a rischio povertà è il più basso a livello nazionale (6,9%) insieme a quello dell’Alto Adige. La situazione, ha ricordato il sostituto dirigente dell’Istituto di statistica della Provincia di Trento Vincenzo Bertozzi, è in miglioramento lento ma costante.
Se si considerano anche la deprivazione materiale e sociale e la bassa intensità di lavoro, la povertà in Trentino si attesta all’11% della popolazione, evidenziando una distanza maggiore dall’Alto Adige e avvicinandosi al dato del NordEst (11,2%). In termini numerici, gli individui a rischio povertà sono 37.000, 60.000 se si considera anche l’esclusione sociale. Le famiglie a rischio sono 18.000, 25-26.000 se si considera anche l’esclusione sociale. La situazione peggiora se il principale percettore di reddito è una donna, uno straniero, oppure ha un titolo di studio basso.
Secondo Nadia Rampin, sostituto dirigente dell’Agenzia provinciale per l’assistenza e la previdenza integrativa della provincia di Trento, cinque sono le quote alle quale possono accedere le famiglie in stato di bisogno: la “A” per il contrasto alla povertà; la “B” per aiuti per i figli minori, la “C” il sostegno per nuclei familiari invalidi e poi il sostegno e l’una tantum alla natalità.
La quota A viene erogata in concorrenza con le misure statali e il massimo dell’assegno è di 950 euro al mese, pari a 11.400 all’anno erogate a pochi richiedenti. Svettano le copie con figli, le donne e le famiglie mono genitoriali. In questa “classifica” gli anziani sono nelle posizioni di fondo. Sulla situazione economica delle famiglie, ha ricordato Rampin, pesa moltissimo l’affitto che in Trentino è mediamente elevato.
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