Nonostante un quadro geo-politico molto complicato, l’export Alto Adige nel primo trimestre 2025 fa segnare una sostanziale tenuta rispetto allo stesso periodo del 2024. Le esportazioni hanno raggiunto quota 1,843 miliardi di euro, con una diminuzione di circa lo 0,8% su base annua.
In particolare, secondo Confindustria Alto Adige, il primo mercato rimane la Germania, che fa segnare un calo di circa il 7% e condiziona il risultato verso l’Ue, che ha assorbito merci per un valore di 1,347 miliardi, in calo dell’1,5%. Segnali positivi arrivano dall’Austria (+5% circa) e dagli Stati Uniti (+31%) passati da circa 100 milioni a 131 milioni di euro. In quest’ultimo caso, gli annunci della presidenza Trump sui dazi potrebbero aver spinto gli acquisti di merci dall’estero, e quindi anche dall’Alto Adige, volti ad anticipare le tariffe che sono state poi effettivamente introdotte.
«Il risultato complessivo dell’export Alto Adige nonostante il lieve calo dimostra che anche in una fase geo-politica ed economica segnata dall’incertezza, le nostre imprese grazie alla loro forza innovativa ed all’elevata produttività dei loro collaboratori continuano ad essere vincenti sui mercati internazionali – sottolinea il neo presidente di Confindustria Alto Adige, Alexander Rieper -. La forza e la capacità delle imprese vanno sostenute introducendo misure che possano confermare nonché migliorare i risultati ottenuti. Sono assolutamente necessarie misure, a livello europeo, italiano e provinciale che aumentino la competitività delle imprese, a partire da una profonda semplificazione burocratica e dal sostegno agli investimenti strategici delle imprese per l’efficientamento energetico e la digitalizzazione».
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