È arrivata la tanto attesa decisione della Corte Costituzionale sull’abrogazione del reato di abuso d’ufficio. Con comunicato ufficiale, la Consulta ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate contro la norma che ha cancellato l’articolo 323 del codice penale. A sostenere la legittimità dell’abrogazione – e dunque la posizione favorevole al legislatore – sono stati 14 gruppi difensivi da tutta Italia, uniti nella richiesta di riconoscere come conforme alla Costituzione l’eliminazione del reato.
Il Triveneto in aula: Borgna, Dal Ben e Fragasso
Tra gli avvocati che si sono costituiti in giudizio in favore dell’abrogazione, tre provengono dal Triveneto, si tratta di Giovanni Borgna, avvocato del foro di Trieste, penalista del Nord Est, è intervenuto nell’ambito dell’ordinanza n. 18/2025, Marco Antonio Dal Ben, avvocato penalista del foro di Vicenza, che ha partecipato in difesa di soggetti imputati di abuso d’ufficio nell’ordinanza n. 232/2024 ed Emanuele Fragasso jr., avvocato penalista del foro Padova, che ha patrocinato un procedimento legato all’ordinanza n. 233/2024.
Tutti e tre hanno difeso soggetti coinvolti in processi per abuso d’ufficio, argomentando che l’intervento legislativo abrogativo fosse legittimo e costituzionalmente fondato.
Le 14 cause sono state riunite per la trattazione congiunta. Gli avvocati hanno sostenuto che l’abrogazione non viola né la Costituzione italiana né gli obblighi derivanti dalla Convenzione ONU contro la corruzione (Convenzione di Merida).
La decisione della Corte
Con il comunicato dell’8 maggio 2025, la Corte Costituzionale ha confermato questa linea: nessun obbligo costituzionale o internazionale impone allo Stato di mantenere il reato di abuso d’ufficio, né vieta la sua abrogazione. Le questioni sollevate sono quindi state ritenute infondate.
Il significato della pronuncia
La pronuncia rappresenta una svolta per molti processi in corso e un momento di conferma per la linea difensiva adottata dagli avvocati dei 14 ricorrenti, tra cui spiccano anche i tre nomi autorevoli del foro triveneto. In particolare, l’impegno degli avvocati Borgna, Dal Ben e Fragasso testimonia il ruolo attivo dell’avvocatura del Nordest nel dibattito costituzionale contemporaneo.
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Massimo Casagrande