Autostrade Alto Adriatico punta a cambiare il volto della logistica e del sistema dei trasporti del Friuli Venezia Giulia e del Veneto attraverso i cantieri in corso per la terza corsia della A4 (Venezia-Trieste), con una visione trentennale di pianificazione degli investimenti da quasi due miliardi di euro (cifra record per la Concessionaria) che mira a riqualificare anche ponti, cavalcavia e caselli, e con una serie di accordi con importanti attori del settore per creare un sistema intermodale a vantaggio di imprese, famiglie, pendolari e turisti.
Nel 2024 le tratte gestite da Autostrade Alto Adriatico hanno registrato oltre 52 milioni di transiti (il massimo storico) con un fatturato di 229 milioni di euro ed un utile di bilancio pari a 22,85 milioni di euro in presenza di un incremento dei costi dei materiali (600 milioni di euro dal 2022 a oggi) e la decisione di mantenere inalterati i pedaggi proprio per far fronte alle difficoltà delle famiglie.
«Una realtà sana che ha tutte le solide basi per guardare il futuro e rivestire un ruolo di protagonista in Friuli Venezia Giulia e in Veneto» commenta il presidente di Autostrade Alto Adriatico, Marco Monaco, a margine dell’assemblea ordinaria dei soci che ha approvato il primo esercizio completo della Società, dopo aver preso, a luglio 2023, il testimone della concessione da Autovie Venete.
Il completamento della terza corsia della A4 è «un dovere morale nei confronti di famiglie e imprese» afferma Monaco, aggiungendo che «la nostra rete autostradale è un “hub strategico” e “porta commerciale” per i traffici Est e Ovest dell’Europa».
La realizzazione della terza corsia della A4 (Venezia-Trieste) è una delle più grandi opere attualmente in realizzazione in tutta Italia, ha per ora raggiunto uno sviluppo di 76 chilometri – se si aggiunge anche l’adeguamento ad autostrada del raccordo Villesse-Gorizia -, ha portato al rifacimento di 22 ponti e viadotti, 27 cavalcavia, 37 sottopassi, oltre alla costruzione di 126 scatolari idraulici, 45,50 chilometri di barriere fonoassorbenti, 2 nuovi caselli e alla sistemazione di ben 591 interferenze, con oltre un miliardo di euro già investiti per il rifacimento di centinaia di opere.
Ora si attende l’aggiudicazione da parte del Commissario delegato del bando di gara – il più importante mai sostenuto dalla Società dal punto di vista finanziario – per la realizzazione del tratto a tre corsie in Veneto, tra Portogruaro e San Donà (con annesso il nuovo casello e svincolo di San Stino di Livenza) del valore di 870 milioni di euro, mentre il quadro economico complessivo dei lavori in corso (rifacimento cavalcavia tra Portogruaro e San Donà, nuove aree di sosta tra Fratta Nord e Sud, ampliamento Barriera di Portogruaro, allargamento casello di San Donà e riqualificazione barriere di spartitraffico tra Lisert e Redipuglia, nuova caserma polstrada di San Donà) ammonta a 122 milioni di euro.
Nel frattempo, continua anche la manutenzione dell’intera rete con oltre 20 milioni di euro spesi in un solo anno; importante attività che consente di mantenere sicura l’autostrada. Altri interventi futuri di ammodernamento della rete sono poi programmati, con il progressivo rifacimento di 35 opere nei 30 anni di concessione, per un importo di circa 370 milioni di euro.
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