«Il disturbo da Gioco d’azzardo patologico rappresenta una rilevante problematica non solo sanitaria ma anche sociale, con gravi ripercussioni sulla vita delle persone coinvolte, delle loro famiglie e sulla comunità nel suo complesso – sottolinea l’assessore alla salute e alle politiche sociali del Trentino, Mario Tonina -. Affrontarla richiede competenze integrate, dialogo e un impegno condiviso. Come istituzioni, il nostro compito è fornire risorse, servizi e percorsi adeguati al fine di offrire una risposta integrata, veloce e forte».
Per Tonina, «in tale ambito è necessario diventare più sofisticati nell’intercettazione e nella presa in carico degli utenti. Parallelamente, devono essere implementati programmi di prevenzione diversificati per classi di età e che includano il gaming, il quale costituisce un fattore di rischio di dipendenza, in particolare per i più giovani. Un aspetto strategico riguarda inoltre l’attività di informazione e formazione ed il rafforzamento del divieto di pubblicità al gioco d’azzardo».
In coerenza con gli indirizzi definiti a livello nazionale e provinciale, sono state individuate in stretta collaborazione con l’Unità operativa dipendenze dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, delle azioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto del gioco d’azzardo, con le quali realizzare i seguenti obiettivi: contrastare la diffusione del gioco d’azzardo in Provincia di Trento; aumentare l’intercettazione delle persone che presentano un coinvolgimento problematico con il gioco d’azzardo; aumentare la ritenzione in trattamento terapeutico; aumentare l’intercettazione delle donne e favorire l’intercettazione dei giovani “under 24”.
In Trentino nel 2022 sono stati spesi 406,4 milioni di euro, prevalentemente in scommesse e poker e le perdite totali hanno superato i 18 milioni di euro. Nell’ambito della popolazione dei giocatori è necessario distinguere diversi obiettivi e bisogni. La fascia di età adulta, “over 40”, predilige il gioco fisico, con una preferenza per le slot machines e VLT, il gratta & vinci, il Lotto e Superenalotto. Invece, la fascia di età più giovane, soprattutto quella compresa tra i 18 e i 25 anni, predilige il gioco online, che negli ultimi anni ha sorpassato il gioco fisico. L’eventuale coinvolgimento con il gioco online è frequentemente taciuto o minimizzato da parte dei giocatori, pertanto è puntualmente e accuratamente indagato tra gli utenti che afferiscono all’U.O. Dipendenze di Apss.
Il piano di azioni approvato dal governo provinciale si allinea a quanto già previsto dalla legge provinciale n. 13 del 22 luglio 2015 “Interventi per la prevenzione e la cura delle della dipendenza da gioco”, che disciplina gli interventi volti a limitare la diffusione del gioco d’azzardo e a promuovere il contrasto e la cura delle dipendenze da gioco patologico, oltre che alle disposizioni contenute nel Decreto del Ministero della salute del 16 luglio 2021, n. 136, il quale dispone che le regioni provvedono a dare attuazione alle linee di azione attraverso l’adozione di misure nell’ambito dell’autonomia ad esse riconosciuta.
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