A Bolzano gli immobili più cari e i richiedenti più giovani del Trentino Alto Adige, Trento più economica. Nel secondo trimestre del 2025 Bolzano è la provincia dove gli immobili sono più cari di tutta la regione (oltre 363.300 euro in media) e dove l’importo medio richiesto da chi vuole accendere un mutuo è maggiore (201.016 euro). Bolzano è la provincia dove si registrano i mutui dalla durata minore della regione (23 anni e 2 mesi in media) e dove i richiedenti di mutuo sono più giovani della regione, con un dato medio di 38 anni e 8 mesi.
A Trento, invece, si chiede meno capitale alla banca (163.826 euro in media) e anche il valore medio degli immobili è il più basso (270.821 euro). Inoltre, i finanziamenti hanno una durata maggiore (24 anni in media) e l’età media è più alta (39 anni e 9 mesi).
Se il tasso variabile risulta oggi più conveniente, secondo i dati dell’Osservatorio di MutuiOnline.it la stragrande maggioranza dei consumatori in Trentino Alto Adige continua a preferire la sicurezza del tasso fisso, che assorbe il 95,7% del totale delle richieste nel secondo trimestre dell’anno, dato in leggera flessione rispetto al trimestre precedente quando era al 99,7% del mix.
L’ultimo taglio da parte della Bce non ha ancora avuto effetti visibili sui dati relativi al tipo di tasso scelto, che risentiranno della decisione di Francoforte a partire dai prossimi mesi. Per quanto riguarda il tasso variabile, complice il deciso calo del Tan medio rispetto a inizio anno le richieste per questa tipologia di finanziamento nella regione sono aumentate, passando dallo 0,3% del totale nello scorso trimestre al 4,0% di quello in corso.
Per quanto riguarda le finalità di finanziamento, in Trentino Alto Adige nel secondo trimestre del 2025 oltre la metà delle richieste (55,3% del totale) sono dirette verso l’acquisto della prima casa, mentre la surroga assorbe il 33,8% del mix delle domande. Seguono più staccate tra le finalità di finanziamento l’acquisto della seconda casa, al 7,3% del totale, la ristrutturazione (2,8%) e il consolidamento (0,8%). In leggero calo l’importo medio richiesto nella regione rispetto al primo trimestre dell’anno, con il dato che dai 184.500 euro scende a 178.800 euro nel secondo, e anche il valore medio degli immobili è in calo passando dai 311.600 euro dei primi 3 mesi dell’anno ai 304.200 euro attuali.
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