Virus West Nile: casi raddoppiati rispetto al 2024

Per Maruotti «ora i casi dovrebbero scendere. Nel Lazio prima settimana con riduzione, forse raggiunto picco». Quarto caso di Chikungunya nel Veronese.

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«Il numero di casi di virus West Nile rispetto allo scorso anno è raddoppiato. Siamo passati dai 171 osservati al 20 agosto 2024 ai 351 di ieri. Purtroppo non è l’unico numero ad essere cresciuto. I decessi, sempre rispetto al 2024, sono più che triplicati, passando da 6 a 22» traccia un bilancio il professor Antonello Maruotti, ordinario di Statistica all’università Lumsa, che guida il gruppo di ricerca che da qualche anno monitora i casi di virus West Nile in Italia, riferendo dei primi segnali di riduzione dei casi.

«Negli anni passati abbiamo riscontrato il virus West Nile soprattutto in Veneto e Emilia Romagna e in alcune zone della Pianura Padana. Invece quest’anno la presenza si è estesa anche nelle regioni del Centro-Sud. Inevitabilmente, quindi il numero dei casi è aumentato – prosegue Maruotti -. Tuttavia, questa crescita che abbiamo osservato in particolare nelle ultime due settimane, soprattutto trainata dal Lazio e la Campania, si sta arrestando. E questo è di buon auspicio. Questa settimana i nuovi casi registrati nel Lazio sono 34, la scorsa erano 36. Dovremmo essere arrivati al picco, infatti, questa è la prima settimana che i nuovi casi scendono rispetto a quella precedente, ma ancora non si vede una chiara e netta tendenza. Potremmo trovarci nella cosiddetta fase di stabilità che prelude alla discesa definitiva».

Per Maruotti «ad oggi nel Lazio registriamo la metà dei casi totali e il 38% delle forme neuro invasive di tutto il territorio nazionale. Questo perché nella provincia di Latina si sono riscontrati 157 casi, il 45% del dato nazionale. In Campania succede un fatto curioso: la scorsa settimana si leggeva nel bollettino che i casi neuro invasivi nella provincia di Caserta erano 19, leggendo il bollettino di questa settimana il numero è sceso a 18. Forse sarà stato un errore di diagnosi poi corretto, anche se non è stato specificato».

Intanto, si registra il quarto caso di virus Chikungunya accertato nel Veronese. Il Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda Ulss 9 Scaligera, ha comunicato un caso di contagio, trasmesso presumibilmente da zanzara tigre, in una trentenne residente a Sant’Ambrogio di Valpolicella (Verona). Il sindaco Roberto Zorzi ha firmato un’ordinanza per la disinfestazione in 26 vie e strade tra il comune capoluogo di valle e Gargagnago. I precedenti casi di Chikungunya si sono registrati ad Affi, Arbizzano (nel comune di Negrar) e a Verona, nel quartiere di Borgo Venezia.

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