Meccanica trentina: nuova spinta all’internazionalizzazione

Iniziativa della Camera di commercio, Provincia di Trento e Accademia d’impresa rivolta alle imprese del settore. Spinelli: «necessario spingere le imprese verso forme di collaborazione o di aggregazione».

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Da sx Alberto Olivo, Enzo Franzoi, Andrea De Zordo, Achille Spinelli, Laura Pedron e Bruno Degasperi.

Le imprese trentine della meccanica sono tendenzialmente piccole con il 70% del totale  che sta sotto i 5 addetti (solo il 4,4% ha più di 50 addetti), con forti problemi di organizzazione interna e di competitività sui mercati, con la necessità di aprirsi allo scenario estero per cercare di aumentare il proprio volume di affari.

«L’export rappresenta un asset strategico per il nostro territorio e oggi più che mai è messo alla prova da tensioni geopolitiche, dazi e incertezza valutaria. La Camera di commercio è consapevole delle difficoltà che il mondo delle imprese sta affrontando e intende rispondere con strumenti concreti, puntando su una formazione di qualità in grado di rafforzare le competenze delle aziende trentine» ha detto il presidente della Camera di commercio e presidente di Confartigianato Trentino, Andrea De Zordo, presentando le “Misure di sostegno all’internazionalizzazione: corsi di formazione per imprenditori e manager del settore meccanica».

I dati sulle esportazioni del comparto meccanica che nel 2024 ha rappresentato da solo oltre il 45% dell’export trentino (pari 2,4 miliardi di euro) sono stati illustrati dal segretario generale dell’Ente, Alberto Olivo. Il settore impiega circa 14.800 addetti distribuiti in 1.257 imprese, per la maggior parte di piccole dimensioni: il 39,1% conta un solo addetto, il 29,5% tra 2 e 5 addetti, il 9,9% tra 6 e 9, il 17,1% tra 10 e 49, mentre solo il 4,4% supera i 50 addetti (dati 2024). Negli ultimi mesi la conflittualità delle relazioni internazionali, i dazi imposti dagli Stati Uniti – 15% su tutti i prodotti e 50% su acciaio, alluminio e derivati – nonché la debolezza del dollaro, hanno rallentato la dinamica delle vendite estere trentine, contribuendo a un calo in valore nel secondo trimestre dell’anno superiore al 6%.

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Per far fronte a queste sfide, la Camera di commercio in sinergia con la Provincia autonoma di Trento, ha scelto di attivare misure di sostegno alle imprese in ambito formativo, così da rafforzarne l’orientamento internazionale. Il presidente di Accademia d’Impresa, Enzo Franzoi, ha ricordato come i nuovi corsi si iscrivano nella cornice dell’Accordo di programma siglato tra Camera e Provincia, sottolineando il valore di un impegno condiviso a favore della competitività del sistema produttivo.

Il direttore di Accademia d’Impresa, Bruno Degasperi, ha quindi presentato il corsoCrescere sui mercati esterifocus settore meccanica”. Il percorso è articolato in sette moduli tra ottobre e dicembre 2025 ed è realizzato con docenti ed esperti della business school NIBI afferente a Promos Italia, la struttura del sistema camerale nazionale a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese. I temi affrontati spaziano dalle strategie (22 ottobre) al digital marketing per l’export (30 ottobre), passando per logistica e sistema doganale (5 e 12 novembre), contrattualistica internazionale (18 novembre), fiscalità internazionale con focus sulle triangolazioni (26 novembre) e, in chiusura, negoziazione commerciale e sistemi di pagamento (3 dicembre). Non mancheranno testimonianze aziendali, momenti di confronto diretto con imprese del territorio e approfondimenti dedicati alle novità normative e agli strumenti digitali a supporto dell’internazionalizzazione.

L’obiettivo dell’iniziativa è offrire a imprenditori e manager strumenti concreti e aggiornati per affrontare mercati sempre più esigenti e competitivi, con particolare attenzione a un settore che costituisce la spina dorsale dell’export trentino: «quando, come di questi tempi, l’incidenza delle variabili esterne al controllo dell’impresa, diventa predominante – ha osservato Degasperi – agli operatori non resta che compensare, rafforzando le leve che sono da essi controllabili, come la qualità del capitale umano. E’ in questa prospettiva che Accademia mette in campo i corsi sull’export».

Per l’assessore provinciale allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca, Achille Spinelli, «nell’ambito dell’internazionalizzazione c’è spazio per tante energie ed iniziative. Il nuovo corso sull’export presentato da Accademia d’Impresa costituisce un impegno importante per la Camera di commercio e si affianca ad altre iniziative poste in essere dalla Provincia e dalle associazioni di categoria. In un momento difficile per l’export trentino, o meglio, per l’export tout court è opportuno che si attivino tutte le componenti del sistema mettendo ciascuna a fattor comune le proprie competenze e risorse».

Spinelli ha riconosciuto l’esigenza si «spingere le imprese verso forme di collaborazione e di reti d’impresa, magari anche di aggregazione per favorire la crescita dimensionale delle realtà produttive trentine per affrontare meglio le situazioni di mercato, oltre che per raggiungere quella massa critica che imprese dimensionalmente troppo piccole come è oggi hanno maggiori difficoltà ad affrontare sfide cruciali come l’innovazione, l’aggiornamento tecnologico e l’apertura a nuovi mercati».

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