Piano banda ultra larga: il Trentino è connesso

164 comuni trentini hanno accesso alla rete in fibra ottica per cittadini e imprese.

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Grazie all’accordo sottoscritto tra provincia di Trento, Infratel Italia, Open Fiber e Trentino Digitale è stato completato il “Piano Banda Ultra Larga” (Bul) in Trentino, che ha portato la connettività ultraveloce in 164 dei 166 comuni del territorio provinciale, dei quali 161 sono raggiunti dalla rete FTTH (“Fiber To The Home”, fibra fino a casa). Dove gli utenti non sono stati cablati via fibra per motivi fisici o geografici, è stata garantita comunque agli utenti (oltre 40.000 unità immobiliari) una connessione ultra veloce, via onde radio (FWA – Fixed Wireless Access).

Il piano, iniziato nel 2018, è frutto dell’accordo tra il ministero delle Imprese e del “Made in Italy” e la Provincia autonoma di Trento, con il supporto delle rispettive società in-house Infratel e Trentino Digitale, ed ha visto Open Fiber nel ruolo di soggetto esecutore.

L’obiettivo (raggiunto) dell’intesa era la copertura con la connettività ultra veloce dei 161 comuni delle “Aree bianche” del Trentino, ovvero le aree periferiche (a fallimento di mercato), escluse dagli investimenti degli operatori privati di telecomunicazioni. Il “Piano Bulnon copre – se non per piccole porzioni – le “Aree nere” o di mercato, ovvero i cinque maggiori comuni del Trentino (Trento, Rovereto, Riva del Garda, Arco e Pergine, circa 216.000 residenti), dove gli operatori privati di telecomunicazione hanno realizzato di loro iniziativa la rete e il servizio di connessione in fibra a beneficio degli utenti privati.

«Oggi celebriamo un traguardo importante per il Trentino – ha dichiarato Achille Spinelli, vice presidente del Trentino ed assessore provinciale allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca -. Il completamento del “Piano Bul” è il risultato di una proficua collaborazione tra pubblico e privato, che consegna al nostro territorio un’infrastruttura digitale destinata a durare nei prossimi decenni. La banda ultra larga è un fattore abilitante per la competitività delle nostre imprese, per la crescita delle aree interne e per offrire a tutti i cittadini le stesse opportunità di accesso ai servizi digitali, annullando il digital divide. È un investimento concreto sul futuro della nostra autonomia e sulla qualità della vita dei trentini».

Il “Piano Banda Ultra Larga” in Trentino ha permesso di realizzare 2.428 chilometri di rete in fibra ottica, raggiungendo circa 214.000 unità immobiliari tra case e aziende presenti nelle “Aree bianche”, pari a circa 272.000 abitanti. Il tasso di attivazione dei servizi (“take-up”) si attesta al 9,8% (circa 21.000 clienti attivi), in linea con la media nazionale del 9,9%. La realizzazione del Piano da parte di Open Fiber ha richiesto un investimento complessivo di oltre 135 milioni di euro, parte dei quali messo a disposizione della Provincia autonoma di Trento.

Nel dettaglio, il contributo del Trentino al “Piano Bul” – definito con provvedimenti della giunta provinciale e dall’Accordo di programma sottoscritto tra la stessa Provincia e il ministero dello sviluppo economico, formalizzato il 26 luglio 2016) – ammonta a quasi 73 milioni di euro. L’importo è suddiviso tra risorse direttamente rese disponibili dalla Provincia, risorse assegnate al territorio su Fondi Fsc (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione) e fondi Feasr destinati allo sviluppo delle aree rurali.

«Il completamento del “Piano Bul” in Trentino rappresenta un risultato concreto e tangibile della missione di Infratel – ha detto l’amministratore delegato di Infratel Italia, Pietro Piccinetti -: ridurre il divario digitale e portare connettività di qualità anche nei territori più periferici. Abbiamo lavorato in stretta sinergia con la Provincia autonoma di Trento, con Trentino Digitale e con Open Fiber, mettendo a sistema competenze e risorse per consegnare un’infrastruttura pubblica che guarda al futuro. La rete realizzata non è solo un’opera tecnologica, ma un investimento strategico per la competitività delle imprese, per la crescita delle comunità locali e per l’inclusione digitale dei cittadini. Il Trentino dimostra che la collaborazione tra istituzioni, società pubbliche e operatori privati è la chiave per accelerare i processi di innovazione del Paese».

«La chiusura del “Piano Bul” nella Provincia Autonoma di Trento è un traguardo essenziale per i cittadini e le attività del territorio – ha affermato Giuseppe Gola, amministratore delegato di Open Fiber -. L’infrastruttura “FTTH” realizzata da Open Fiber diventa così un volano per sostenere la competitività delle aziende e del turismo in un territorio conosciuto a livello internazionale per le sue qualità e unicità paesaggistiche. Ma non solo, con il completamento di questo Piano, i piccoli comuni possono avvalersi delle stesse opportunità di connessione dei grandi centri urbani, elemento necessario per contrastare lo spopolamento e ridurre il divario digitale. Ora è fondamentale promuovere ed incentivare l’adozione della rete “FTTH”».

Il completamento del “Piano Banda Ultra Largaconsente al Sistema Trentino di mettere a terra investimenti e progetti strategici che in questi anni stanno venendo avanti a favore di cittadini ed imprese. «La nuova rete – ha ribadito Cristiana Pretto, dirigente generale di unità di missione strategica digitalizzazione e reti della Provincia autonoma di Trento – concorre a strutturare in maniera decisiva l’infrastruttura digitale trentina, indispensabile per poter fruire pienamente dei servizi di nuova generazione che la Provincia sta rilasciando, anche grazie al Progetto Bandiera, finanziato con fondi Pnrr. Complessivamente sono oltre 60 i nuovi servizi digitalizzati che andremo ad offrire alla comunità trentina ai quali si sommano altrettanti del Consorzio comuni trentini».

«Il contributo di Trentino Digitale è stato operativo e sostanziale – ha aggiunto il direttore generale Kussai Shahin -. La società ha fornito a Open Fiber l’accesso a 940 chilometri dei nostri cavidotti e 42 delle nostre centrali, pari al 38,31% dell’intera infrastruttura realizzata. Il nostro personale si è occupato della verifica di oltre 500 progetti del bando dal 2020 al 2024, ed ha provveduto al collaudo di 353 tratte dal 2020 ad oggi. Un lavoro in sinergia con Infratel e la Provincia che ha permesso di ottimizzare tempi e risorse, dimostrando l’efficacia del modello di collaborazione tra le nostre società a servizio del sistema trentino».

La nuova rete rimarrà di proprietà pubblica, mentre Open Fiber ne curerà la gestione e la manutenzione per i prossimi vent’anni

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