Porto di Ravenna fondamentale per il futuro del sistema logistico dell’Emilia Romagna

Nel 2024 movimentate 25,5 milioni di tonnellate di merci e 7.750 treni (+7,2%). Un milione di euro dal Pnrr per la piattaforma telematica “Port Community System”.

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Porto di Ravenna stati generali della portualità

Digitalizzazione dei porti, integrazione tra infrastrutture ferroviarie, retroportuali, e interportuali, intermodalità come leva per competitività e sostenibilità: l’Emilia Romagna rafforza il proprio ruolo di snodo strategico nella logistica e nei trasporti europei con una rete che unisce porti, collegamenti ferroviari e nodi intermodali, a partire dal Porto di Ravenna, punto di riferimento per le operazioni marittime regionali e nazionali, reso ancora più attrattivo dall’istituzione della Zona Logistica Semplificata.

Nel 2024 lo scalo ravennate ha movimentato oltre 25,5 milioni di tonnellate di merci, posizionandosi al sesto posto in Italia, con un traffico ferroviario in costante crescita: 7.750 treni in arrivo e partenza (+7,2% rispetto a 2023) e oltre 3,5 milioni di tonnellate trasportate su rotaia. Un sistema che trova completamento con i nodi intermodali regionali, capaci – a regime – di gestire fino a 30 milioni di tonnellate annue.

Sul fronte della digitalizzazione, il porto di Ravenna ha ricevuto 1 milione di euro dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’evoluzione del “Port Community System”, la piattaforma telematica che rende più rapidi e sicuri i flussi documentali e logistici tra operatori pubblici e privati. Uno strumento strategico per semplificare le procedure, ridurre i tempi di movimentazione e migliorare l’efficienza della catena logistica, in linea con gli obiettivi di competitività e sostenibilità della Regione Emilia Romagna.

La sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro settentrionale di Ravenna ha ospitato la conferenza europeaStrategie e soluzioni Ict per l’integrazione del Porto con l’entroterra nella regione Adriatica e Ionica: stato dell’arte e prospettive future”, nell’ambito della Strategia macroregionale Ue per l’AdriaticoIonio (Eusair), prevista dal Piano di lavoro 2025 del Pilastro 2 “Connettere la Regione”. Promossa dalla Regione Emilia Romagna insieme all’Istituto sui trasporti e la logistica (Itl) e all’Autorità di sistema portuale, con il supporto di Crossfreight, progetto del Programma Interreg Italia-Croazia 2021-2027 per l’innovazione nella gestione ferroviaria.

La conferenza è stata l’occasione per un confronto internazionale sulla logistica e i trasporti nell’area adriatico-ionica, con l’obiettivo di definire strategie comuni per rendere la catena logistica più efficiente e sostenibile e garantire una migliore interoperabilità tra sistemi nazionali e locali. Particolare attenzione è stata rivolta al ruolo delle tecnologie digitali, in particolare dei “Port Community System”, come strumenti per semplificare le procedure e migliorare la competitività. Al dibattito hanno preso parte istituzioni, operatori ed esperti, con l’intento di rafforzare la cooperazione transnazionale e promuovere soluzioni innovative. 

Il porto di Ravenna si estende per oltre 11 chilometri, da Porto Corsini fino alla Darsena cittadina. Nato come porto industriale, si è progressivamente trasformato in uno scalo a prevalente vocazione commerciale e si distingue per la cantieristica navale e per il trasporto delle rinfuse solide, che rappresentano circa i due terzi del traffico complessivo. È un porto canale con 22 terminal privati e 14 chilometri di banchine operative. Le aree di stoccaggio comprendono oltre 602.000 metri quadrati di magazzini, più di 1,32 milioni di metri quadrati di piazzali e circa 1,25 milioni di metri cubi di capacità tra serbatoi e silos.

Per le connessioni, lo scalo è integrato nel sistema della grande viabilità e collegato alle principali reti di trasporto nazionali ed europee: fa parte sia del corridoio Baltico-Adriatico che del corridoio Mediterraneo, è incluso nei progetti del Corridoio Adriatico e delle Autostrade del Mare ed è considerato il terminale fluviomarittimo sud del sistema idroviario padano-veneto. I collegamenti ferroviari sono assicurati dalla linea RavennaCastel Bolognese–Bologna, con itinerari alternativi verso Ferrara, e dalla linea RavennaRimini. Mentre sarebbe strategica la magliatura con l’alta velocità ferroviaria, con la Bologna-Padova e la Modena-Verona.

Nel 2024 sono state movimentate 25,5 milioni di tonnellate di merci, in lieve aumento rispetto al 2023 (+0,2%). Per origine e destinazione delle merci, il 54,6% riguarda Mediterraneo e Mar Nero, il 15,3% Estremo Oriente e Oceania, il 12,3% America, il 9,9% Paesi europei extra-Mediterraneo, il 6,5% Medio Oriente e Asia Centrale, l’1,4% Africa.

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