Inaugurata a Caorle la fiera dell’Alto Adriatico

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Provincia venezia inauguazione fiera turismo caorle zaccariotto zaia 1Al Palaexpomar dibattito sul futuro del turismo in laguna. Zaia: “siamo una colonia. Continuiamo a dare a Roma senza mai ricevere”

Il Palaexpomar di Caorle è stato teatro dell’inaugurazione della Fiera dell’Alto Adriatico, salone professionale per alberghi, ristoranti e pubblici esercizi, che rimarrà aperta fino a mercoledì 20 febbraio e di una tavola rotonda sui temi del turismo cui hanno partecipato il presidente della regione del Veneto Luca Zaia, la presidente della provincia di Venezia Francesca Zaccariotto i sindaci dei comuni della costa veneziana Caorle, Cavallino Treporti, Jesolo, Rosolina, Porto Viro e Porto Tolle, Eraclea, San Michele a Tagliamento-Bibione, i rappresentanti delle associazioni di catagoria Marco Michieli presidente di Federalberghi, Massimiliano Schiavon dell’Associazione Jesolana Albergatori e Manrico Pedrica per la Confcommercio, sul tema “Rapporti istituzionali tra Regione Veneto, Provincia di Venezia, Comuni del litorale veneziano e gli imprenditori turistici”.

Secondo la presidente provinciale di Venezia Zaccariotto “non si può parlare di turismo senza affrontare le tante questioni che sono connesse. Oggi ‘fare turismo’ significa dare servizi. Dal protocollo sottoscritto dei sindaci della costa è emersa forte l’esigenza di fare squadra. Sono convinta che la partecipazione ai lavori di questo tavolo debba ricomprendere anche il comune di Venezia, città di grande fascino turistico, le associazioni di categoria e le istituzioni, regione del Veneto e provincia di Venezia. Siamo la prima provincia per numero di presenze turistiche a livello nazionale, ben 34 milioni nel 2012 e le nostre spiagge sono leader a livello nazionale. E’ fondamentale avviare delle sinergie per mettere a frutto le nostre potenzialità. Dobbiamo vedere il territorio come bene unitario da promuovere in tutte le sue preziose sfaccettature e in tutti i suoi prodotti. La nostra forza sarà fare squadra, oltre i campanili e coinvolgendo gli operatori e coloro che fanno settore turistico. Quale il ruolo della Provincia? Quello, fondamentale, di coordinamento e dialogo con le realtà del territorio”.

Provincia venezia inauguazione fiera turismo caorle dibattito 1Zaccariotto si è soffermata anche sul ruolo delle APT, che sono “certamente una risorsa ma non possiamo dimenticare le difficoltà cui siamo andati incontro a causa dei tagli dei trasferimenti dallo Stato e dalla Regione. E’ bene ribadire che fino ad oggi la Provincia si è fatta carico dei costi di gestione. Ci siamo visti costretti a chiedere, con decreto ingiuntivo, alla Regione quanto ci deve, per poter provvedere al pagamento degli stipendi del personale dedicato. I comuni chiedono, uniti, il trasferimento delle competenze delle Apt da parte della Provincia, ma mi domando se sono attrezzati per sostenerne i costi di gestione. Noi finora abbiamo provveduto grazie al nostro bilancio che è sano e ci ha consentito di garantire gli stipendi. Attenzione quindi a spostare le competenze; ciò significa farsi carico di costi e dare risposte. Nel cambiare, bisogna anche pensare come si agirà il giorno dopo”.

A Zaccariotto ha fatto seguito il presidente della Regione, Luca Zaia, che non ha risparmiato bordate ad alzo zero nei confronti della capitale e del governo centrale: “siamo una colonia, continuiamo a dare a Roma e non riceviamo nulla. E’ ora di farla finita con queste iniquità. La tassa di soggiorno – ha aggiunto il presidente – è il fallimento conclamato di chi ci ha sempre governato. Se la si dovesse mantenere dovrebbe trattarsi di una sorta di tassa di scopo il cui gettito andrebbe destinato interamente al territorio dove viene pagata. Ma questo non basta – ha proseguito Zaia – dobbiamo renderci conto che i nostri operatori pagano 9 milioni di euro di canoni l’anno senza che lo Stato investa un euro in termini di servizi o ripascimento degli arenili. A Roma – ha ricordato – sono fermi 1,3 miliardi di euro a causa del patto di stabilità. Soldi con i quali la Regione potrebbe pagar i fornitori, riattivare il circuito economico regionale, sostenere al meglio i diversi settori produttivi, tra i quali il turismo è fondamentale essendo la prima economia del nostro territorio”.

Il presidente della Regione ha anche invitato i 500 comuni del Veneto a muoversi e a lavorare uniti, costituendo nei confronti di Roma una forza capace di rimettere in discussione il patto di stabilità. “E’ ora di smetterla – ha detto – di andare a elemosinare a Roma, quando il Veneto contribuisce per 18 miliardi di imposte che non tornano sul territorio. Dobbiamo molto agli operatori che con sacrificio tengono alto il nome del turismo veneto nel mondo – ha concluso – ma è ora di sviluppare un’azione tutti insieme perché tutti siamo stanchi di pagare e non ricevere i servizi e la dovuta attenzione per la prima economia turistica d’Italia”.