Pensplan, bilancio a 10 anni dopo la riforma

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Il TFR versato al fondo pensione batte il TFR in azienda. Più di 200.000 iscritti ai fondi pensione istituiti in Trentino Alto Adige 

pensplan logoIl 2016 è ancora un anno di successo per il Progetto Pensplan, la pensione integrativa dei lavoratori dipendenti residenti nella regione Trentino Alto Adige, con rendimenti superiori alla media dei fondi di categoria nazionali e anche del rendimento medio dei Tfr lasciati in azienda.

«L’aumento costante delle adesioni alla previdenza complementare in Regione, il forte investimento nell’informazione e consulenza grazie alla diffusione degli sportelli Pensplan Infopoint sul territorio, l’incremento delle pratiche amministrative a servizio dei cittadini nonché il rinforzo degli interventi di sostegno alla previdenza complementare a favore dei lavoratori nei periodi di difficoltà confermano l’impegno della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol e la valorizzazione del capitale pubblico investito nella società Pensplan Centrum S.p.A. a sostegno del benessere della popolazione del nostro territorio», dichiarano l’assessore regionale alla previdenza, Violetta Plotegher, la presidente di Pensplan, Laura Costa, e il vicepresidente Rainer Steger presentando la relazione annuale 2016.

Il tasso di crescita degli aderenti ai fondi pensione istituiti in Regione per il 2016 è pari al 4,8%, e quindi inferiore solo al 2007, anno dove si era registrato un evidente boom di adesioni in seguito alla riforma delle pensioni. Al 30 aprile di quest’anno gli aderenti ai fondi pensione istituiti in Regione sono 205.646. Questo risultato è da ricondurre sicuramente tra l’altro alla continua attività di informazione e di consulenza resa da Pensplan attraverso le sue due sedi a Trento e Bolzano nonché la rete dei 123 sportelli Pensplan Infopoint distribuiti in modo capillare sull’intero territorio regionale.

In Trentino-Alto Adige/Südtirol un lavoratore su due risulta iscritto a una forma di previdenza complementare, mentre nel resto d’Italia il tasso di adesione è ancora pari al 32% circa. Di questi, tre lavoratori su quattro hanno scelto di aderire a un fondo pensione convenzionato all’interno del Progetto Pensplan, e quindi o al fondo pensione negoziale Laborfonds, oppure a uno dei tre fondi pensione aperti tra Pensplan Plurifonds, Raiffeisen e Pensplan Profi. Tutti i cittadini residenti in Regione e iscritti a un fondo pensione beneficiano comunque degli interventi regionali di sostegno alla previdenza complementare.

Nel 2016 il rendimento del capitale sociale di Pensplan Centrum S.p.A. è stato pari al 3,72%. Il bilancio mostra un avanzo positivo di gestione di circa 1,2 milioni di euro. Si ricorda che il capitale sociale della società ammonta a 258.204.548 euro. «Tale risultato conferma l’autonomia e la sostenibilità finanziaria del progetto di previdenza complementare regionale – spiega Costa – . In sostanza, i rendimenti ottenuti dagli investimenti del capitale sociale della società riescono a finanziare le attività di Pensplan Centrum S.p.A. stessa, senza dover intaccare il livello del patrimonio datole in dotazione che, per legge, ha natura meramente funzionale alle finalità sociali perseguite dalla Legge Regionale».

Nel 2016 il rendimento medio per gli aderenti residenti in Regione è stato pari a 2,9% rispetto all’1,5% della rivalutazione del Tfr. Steger sottolinea il risultato a dieci anni dall’introduzione della riforma sul Tfr: «nel periodo dal 2007 a oggi il rendimento medio delle linee bilanciate dei fondi pensione istituiti in Regione è stato pari al 42%, mentre il Tfr in azienda si è fermato al 25%».

I patrimoni dei fondi pensione istituiti in Regione raggiungono nel 2016 l’importo totale di quasi 3,5 miliardi di euro con un incremento rispetto all’anno precedente dell’11% circa. Il sistema dei fondi pensione territoriali garantisce un’importante ricaduta locale delle risorse investite, in quanto gran parte delle imposte sui rendimenti contribuisce alla fiscalità generale del territorio. Nel 2016 l’imposta sostitutiva versata dai fondi pensione è stata pari a 18,91 milioni di euro. Inoltre il progetto “Bausparen” (il fondo “Risparmio casa”) in provincia di Bolzano va a beneficio dell’economia locale.

Negli ultimi cinque anni, Pensplan ha registrato un forte incremento delle proprie attività e numeri, e in particolare: un aumento del 3,7% medio annuo del numero degli aderenti ai fondi pensione gestiti; un aumento del 4,5% medio annuo delle aziende gestite; un aumento del 10,4% medio annuo delle attività amministrative (oltre 195.000 pratiche nel 2016) e un aumento del 12,7% medio annuo dei contatti ricevuti (oltre 65.000 tra mail, telefonate e consulenze nel 2016, pari a più di 270 contatti al giorno lavorativo). Inoltre nel 2016 si sono registrati oltre 1.400 contatti in occasione di manifestazioni informative diverse e sono stati formati 700 soggetti, tra studenti, apprendisti e operatori dei Pensplan Infopoint. Nonostante l’aumento di operatività Pensplan è riuscita a mantenere pressoché invariati i propri costi, operando con uno standard di qualità elevato, e tuttora in crescita, rispetto ai servizi erogati. 

Rientrano nei progetti per il 2017 l’importazione del modello “Risparmio casa” in Trentino, visti gli straordinari risultati registrati nella provincia di Bolzano, la collaborazione con l’INPS per un nuovo invio della “busta arancione regionale” che dà ai lavoratori un quadro completo della propria pensione futura (obbligatoria e complementare) e quindi la possibilità di agire per tempo per garantirsi una copertura adeguata, il programma di lavoro con l’OCSE per formulare proposte concrete per un possibile progetto regionale per la protezione del rischio di povertà relativo alla condizione di non autosufficienza e la possibilità di utilizzo del fondo pensione quale prodotto che consente alle famiglie di accedere a un’integrazione monetaria a un risparmio finalizzato agli studi universitari dei figli. 

Nel 2017 verrà rivolta inoltre particolare attenzione ai giovani e in particolare ai figli fiscalmente a carico, ai fini di un’adesione precoce alla previdenza complementare che permetta di maturare un capitale adeguato per la realizzazione di progetti di vita.