La Corte di Cassazione accoglie il ricorso presentato dall’INPS

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L’I.N.P.S. – Istituto Nazionale Previdenza Sociale è stata rappresentata dagli Avv.ti Antonietta Coretti, Vincenzo Triolo e Vincenzo Stumpo; Il Sig. Angelo Bonaldo è stato rappresentato dall’Avv.to Stefano Gianpietro.

La Corte d’appello di Trento, in parziale riforma della pronuncia di primo grado, ha confermato la condanna dell’INPS a risarcire ad Angelo Bonaldo il danno derivante dall’aver perduto per intervenuta decadenza le prestazioni a carico del Fondo e ha rideterminato in Euro 4.562,93 l’importo del capitale dovuto a titolo risarcitorio. La Corte, in particolare, ha reputato corretta l’ascrizione di responsabilità all’INPS effettuata dal primo giudice, reputando che l’ente previdenziale aveva richiesto al lavoratore assistito la presentazione della domanda di fallimento nei confronti del proprio ex datore di lavoro, avrebbe dovuto informarlo che tale richiesta non comportava alcuna sospensione del termine del termine annuale di decadenza. Avverso tali statuizioni l’INPS ha proposto ricorso per cassazione, che accoglie il ricorso, cassando la sentenza.

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