Divieti ai Tir sul Brennero: l’Austria sceglie la via dello scontro

Gewessler: «Salvini pensi meno ai desideri della lobby dei trasportatori e più alle esigenze della popolazione». Sarà scontro frontale al Consiglio Trasporti informale a Barcellona.

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Le colonne di Tir in attesa di entrare in Austria a Kufstein.

Sull’annoso problema alla libertà di transito delle merci e dei divieti ai Tir sul Brennero, a causa delle politiche unilaterali del Tirolo che contingentano il passaggio orario dei Tir tra Germania e Italia e sulla decisione del governo italiano di avviare la procedura d’infrazione nei confronti dell’Austria, il ministro al Clima e ai Trasporti austriaco, Leonore Gewessler, sceglie la via dello scontro frontale con Bruxelles, Roma e Berlino.

«Evidentemente a Salvini non interessa la situazione delle persone nella regione del Tirolo, ma solo il profitto della sua lobby dei trasporti» attacca Gewessler ricordando come le misure adottate al Brennero «proteggono i cittadini tirolesi», invitando Salvini «ad ascoltare con maggiore attenzione le richieste dei cittadini e meno i desideri della lobby dei trasportatori».

Al Brennero nella prima settimana di ottobre potrebbero esserci manifestazioni degli operatori economici di Italia e Germania. Per il presidente di Fai-Contrasporto, Paolo Uggè, poco contento per le parole del ministro Gewessler definite come «teorie fantasiose e offensive», «se il ministro ai trasporti austriaco difende i diritti dellepopolazioni austro tirolesi, il minimo che il governo italiano può fare è tutelare gli interessi delle suepopolazioni».

Teatro del prossimo confronto tra Austria, Italia, Germania ed Europa potrebbe essere l’incontro dei ministri Uedei Trasporti a Barcellona in programma nei prossimi giorni, l’Italia si aspetta che la Commissione dia risposte concrete e assicuri il rispetto delle regole europee sul transito di uno dei corridoi di interesse europeo, così come aveva ribadito lo stesso presidente Ursula von der Leyen nel corso di una sua recente vista a Roma, criticando il governo guidato dal cancelliere Karl Nehammer di indisponibilità al compromesso, riducendo la speranza di successo delle vie diplomatiche a «un ultimo colloquio di mediazione».

Anticamera di una lunga battaglia legale, l’iter per citare in giudizio un altro Paese membro parte dall’attivazione dell’articolo 259 dei Trattati coinvolge la stessa Commissione europea che, solo dopo aver ricevuto notifica del reclamo, è chiamata ad esprimersi entro tre mesi con un suo parere motivato.

Al Consiglio Trasporti informale a Barcellona Salvini si troverà di nuovo faccia a faccia con Gewissler. In suo aiuto, contro i divieti ai Tir al Brennero, il vicepremier potrà contare sul tedesco Volker Wissing, ma anche sui ministri di Repubblica Ceca, Lituania, Romania, Olanda e Bulgaria. Il compito di cercare una mediazione, forse l’ultima, è tutto nelle mani della commissaria Ue competente, Adina Valean, che dal canto suo a giugno si era già detta «delusa» da Viennaperché i blocchi alla circolazione «sono dannosi per tutta l’Ue».

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