La Commissione Ue ha deciso di togliere le restrizioni introdotte per contrastare la peste suina africana agli allevamenti suinicoli lombardi e piemontesi di Lodi, Pavia e Novara. «Un risultato straordinario che va ascritto al merito del lavoro fatto dal nostro governo, dal commissario e dai nostri allevatori che hanno pagato un prezzo altissimo» ha commentato l’europarlamentare di FdI Carlo Fidanza durante la visita della commissione Agricoltura del Parlamento europeo in Lombardia.
«Un ulteriore passo avanti verso l’eradicazione della Psa in Italia» ha evidenziato il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, precisando come il provvedimento «restituisce prospettive e serenità agli operatori del settore e conferma l’efficacia delle misure di sorveglianza e biosicurezza messe in campo contro una malattia infettiva, dalle ricadute economiche sulla filiera e impatti sulla salute animale».
Nelle scorse settimane, il ministero della Salute aveva presentato formale istanza alla Dg Sante (Salute e Sicurezza Alimentare) della Commissione Ue per la rimozione delle limitazioni, in considerazione della positiva chiusura dei focolai registrati nel 2024. Oggi, durante la riunione del Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (Paff), i Paesi membri hanno espresso voto favorevole unanime.
«Questo risultato – continua Gemmato – è il frutto di un lavoro sinergico tra ministero della Salute, Masaf, regioni, allevatori, autorità di controllo e struttura commissariale per la Psa».
Dal ministero della Sovranità alimentare interviene il sottosegretario Pietro Giacomo La Pietra: «è un’ottima notizia, in particolare per gli allevatori di Lodi, Pavia e Novara, che dopo i focolai di peste suina africana registrati nel 2024, avevano subito l’inserimento in zona 3 dei loro territori, con le conseguenti limitazioni, che ne avevano pesantemente limitato l’operatività».
Dopo la decisione arrivata da Bruxelles, «i nostri allevamenti, i lavoratori del settore e l’intera filiera, possono tornare a guardare al futuro con ottimismo, dopo mesi difficili e di grande preoccupazione – sottolinea La Pietra -. C’è ancora molto da fare nel contrasto alla Psa, ma ora possiamo continuare il nostro lavoro, con ancora maggior convinzione, sapendo che abbiamo intrapreso la strada giusta».
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