Vola il turismo in Altamarca secondo i primi dati del 2011 e le strategie per il futuro

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Il turismo trevigiano gode buona salute

L’assessorato al turismo della Provincia registra un incremento di arrivi e presenza. In particolare il Coneglianese, una delle capitali dell’Altamarca Trevigiana, ha fatto segnare un trend positivo di +19% circa di arrivi nel primo semestre 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010. Secondo l’assessore al turismo del comune di Vittorio Veneto, Toni Miatto, “quasi lo stesso aumento si è registrato nel vittoriese e nelle Prealpi trevigiane con particolare attenzione per le proposte di cicloturismo, arte e gastronomia”.

 

Tutto il territorio collinare e della Pedemontana Trevigiana ha registrato un incremento significativo, con punte eccezionali a primavera e inizio estate grazie a eventi che attirano turisti regionali, nazionali e stranieri, come la Primavera del Prosecco e Artigianato Vivo a Cison Valmarino. Sono quindi le grandi manifestazioni che attirano, ma soprattutto la “bontà” del territorio inteso proprio come un paesaggio culturale globale delle 5 B (Benessere, Buonvivere, Buongusto, Buonsenso e Benvenuto). Oggi il turista predilige quei i territori che offrono diversità, settorialità, completezza e velocità, per chi è di passaggio e vuole fermarsi, oppure chi è al mare e nelle città d’arte e vuole trascorrere un po’ di tempo a contatto con il Canova, il Cima, il Prosecco, l’ambiente, il paesaggio.

In questo contesto, Altamarca diviene un’importante risorsa economica e volano per creare nuova occupazione nel Distretto turistico del paesaggio culturale della Pedemontana Trevigiana. Patrimonio del territorio è la cultura enogastronomica, che vede nell’Altamarca Trevigiana una delle principali attrattive del NordEst con 700.000 presenze annue, di cui circa 110.000 stranieri. Altamarca è sempre più espressione di “civiltà e cultura della tavola”, il cibo e il vino come interprete ed espressione di civiltà e di cultura. In Altamarca si producono ogni anno oltre 220 milioni di bottiglie di bollicine, autentiche ambasciatrici del “Made in Italy”. Non più mangiare e bere, ma conoscere il cibo e il vino con consapevolezza, saperne governare con misura e gusto, qualità e sicurezza alimentare. Sedersi a tavola per cultura oltre che per alimentarsi.

Resera, Finozzi, MiattoAltamarca non guarda solo all’oggi, ma pensa già al futro: nel 2012 proporrà a Venezia, in collaborazione con l’associazione di imprese Aikal, la prima edizione della “Biennale della cultura della tavola italiana”, un evento che funge da introduzione ai temi di Expo2015, “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. E nell’ottica di una possibile “Venezia capitale europea della cultura, la cultura diventa quindi veicolo, assume il valore di arricchire un sistema. Attraverso la cultura anche produttiva e anche dei marchi leader, deve sapersi presentare con una sola voce e una sola immagine in certi contesti. Da qui il grande progetto della “pedemontana e dei colli veneti” voluto dalla Regione Veneto in particolare dal governatore Zaia, dall’assessore Finozzi e dal consigliere regionale Possamai.

Il contesto mondiale, necessita assolutamente di univocità e unicità di intenti. Un calendario ricco di appuntamenti, quello firmato da Altamarca: dalla Primavera del Prosecco Docg a diverse iniziative con le Proloco, da “Artigianato Vivo” al “Palio” secolare di Montebelluna, come ai percorsi Bicigusto, alle ippovie georeferenziate, dalle strade vini, prodotti alimentari e sapori come alle mostre d’arte, musei e alla conoscenza delle ville venete e palladiane. Ma soprattutto il centenario dall’inizio della prima guerra mondiale (1915-2015) che ha visto il Monte Grappa assoluto protagonista di epiche vicende, che Altamarca vuole trasformare nel primo monumento naturale e geografico al mondo, unico riferimento dedicato “alla Pace nel Mondo”. Già dal 2012 la Pedemontana Veneta sarà a tutti gli effetti una nuova destinazione turistica del Veneto e del NordEst, il 2015 non solo l’Expo di Milano richiamerà la nostra attenzione portando e inserendo in grandi progetti globali i grandi vini Spumanti d’Italia dell’Altamarca Trevigiana e tutta la cultura eno-gastronomica della pedemontana trevigiana.