In Trentino varate nuove politiche per l’occupazione giovanile

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Dinanzi ad una disoccupazione giovanile molto marcata in provincia di Trento, circa quattro volte superiore a quella della vicina provincia di Bolzano, la giunta provinciale di Trento ha presentato nuove misure per favorire l’entrata nel mercato del lavoro dei giovani nell’ambito della presentazione 26° Rapporto sull’occupazione in provincia di Trento e del Documento di politica del lavoro 2011-2013. Le nuove azioni sono finalizzate a migliorare la condizione professionale ed occupazionale dei giovani tra i 16 e i 35 anni anche attraverso incentivi e contributi ai datori di lavoro. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, ha ribadito gli obiettivi: “i giovani sono una priorità che ci chiama alla responsabilità verso il loro futuro. La finanziaria 2012 riserverà a loro nuovi strumenti e nuove risorse, ma tutti noi, imprenditori e amministratori, oltre che parti sociali, siamo chiamati a costruire quel patto sociale con i giovani che ancora stenta ad affermarsi”.

Le linee di intervento a favore dei giovani presentate dall’Agenzia del lavoro hanno l’obiettivo di affrontare le maggiori criticità per il lavoro dei giovani.

Nel suo intervento, Dellai, ha esortato parti sociali, imprese ed amministratori, a trovare soluzioni nuovi per garantire alle nuove generazioni opportunità di lavoro e la possibilità di contribuire alla crescita del Trentino. “Tra le misure – ha spiegato Dellai – si punta sull’apprendistato come un nuovo contratto di inserimento del giovane nel mercato del lavoro. A mio avviso si devono costruire un nuovo rapporto con le imprese, ma soprattutto trovare nuove soluzioni di impiego”. In altre parole, secondo il presidente della provincia di Trento servono soluzione che permettano ai giovani di staccarsi da modelli sociali ed economici che forse non rispondono appieno all’attuale mercato del lavoro che penalizza le future generazioni. Proprio quello che a Bolzano fanno già da anni e che pure le categorie economiche trentine chiedono inascoltate da tempo alla politica locale.

L’Agenzia del Lavoro, proprio sulla base delle risultanze del documento sull’occupazione, ha fissato le sei aree di intervento nel mondo del lavoro in età giovanile. Eccole.

Favorire l’ingresso nel mercato del lavoro.

A sostegno del rapporto di lavoro di apprendistato sono  state individuate tre tipologie di azione.

Nell’ambito dell’apprendistato per la qualifica le azioni previste hanno l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica e il fenomeno dei giovani né a scuola né al lavoro attraverso servizi di orientamento e percorsi di formazione e prevedono anche incentivi alla stabilizzazione del lavoro mediante l’assunzione, al termine dell’apprendistato, con contratto a tempo indeterminato. Tali azioni sono gestite dal Dipartimento Istruzione, Università e Ricerca e dall’Agenzia del Lavoro.

A sostegno dell’apprendistato professionalizzante si interviene sia attraverso la semplificazione burocratica e servizi di assistenza alle aziende, sia mediante incentivi per favorire la continuità dei percorsi di apprendistato. In altre parole si vuole sostenere l’assunzione di apprendisti che hanno subito licenziamenti e incentivi per l’assunzione di apprendisti aggiuntivi a quelli già presenti in azienda, cioè per la sottoscrizione di nuovi rapporti di lavoro.

Il sostegno dell’inserimento lavorativo dei giovani – secondo modalità che conciliano lavoro e alta formazione – sono previste azioni a sostegno dell’apprendistato di alta formazione e ricerca. In sostanza sono previsti contributi economici alle aziende a sostegno dei percorsi e organizzazione di corsi e percorsi di alta formazione ad hoc.

Sostegno alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro.

In questo ambito, l’Agenzia del lavoro intende intervenire attraverso incentivi economici ai datori di lavoro che assumono giovani precari e giovani lavoratori atipici con contratti a tempo indeterminato o a tempo determinato di lunga durata, cioè di almeno 24 mesi. In questo ambito di intervento sono previsti anche incentivi per l’assunzione di giovani genitori disoccupati a tempo indeterminato o a tempo determinato (24 mesi).

Qualificare il passaggio tra la scuola e il mondo del lavoro.

Le azioni prevedono sostegno finanziario per la realizzazione di esperienze professionali di tirocinio e stage di qualità in Italia e all’estero, ma anche la realizzazione di un portale web dedicato ai giovani, che racchiuda tutte le iniziative e le attività a favore dell’occupazione giovanile in provincia di Trento.

Riduzione del divario tra domanda e offerta.

Il contenimento del divario tra domanda delle imprese di lavoratori e l’offerta di specifiche professionalità è possibile attraverso attività di studio e di ricerca, di informazione e di orientamento a sostegno delle scelte di carriera dei giovani, in particolare attraverso la creazione della “Città dei mestieri “a Trento.

Promozione dell’occupazione di giovani donne.

Per ridurre il differenziale di genere nell’ambito dell’occupazione dei giovani, gli interventi prevedono incentivi economici per assunzioni che favoriscono da un lato esperienze di lavoro per le giovani e dall’altro opportunità di flessibilizzazione e assenze per motivi di cura e assistenza ai familiari per altri lavoratori e lavoratrici. Inoltre Agenzia ha in cantiere progetti di inserimento occupazionale per giovani donne che sono in possesso di titoli di studio poco richiesti dal mercato del lavoro, attraverso attività di consulenza e orientamento, tirocini, corsi di formazione e contributi all’assunzione.

Roberto De LaurentiisIl provvedimento è stato accolto con interesse dalle categorie imprenditoriali locali. Per Roberto De Laurentis, presidente dell’Associazione artigiani e piccole imprese del Trentino “fa piacere che finalmente in Provincia qualcuno abbia recepito parte di quelle indicazioni che avevamo scritto in un documento per rilanciare il mercato del lavoro. La strada per valorizzare l’apprendistato lungo e professionalizzante è giusta, così come quello di riconoscere il lavoro all’artigiano formatore titolare dell’azienda”. Secondo De Laurentis “ora bisognerà vedere come questi principi saranno materialmente applicati, anche per ridurre l’attuale elevato divario esistente nell’occupazione giovanile con la provincia di Bolzano. Speriamo che anche gli oneri burocratici siano ridotti, perché se rimarranno come sono oggi, dove necessitano tre giorni di scartoffie per attivare un contratto di apprendistato, non si farà molta strada”.