Pedemontana veneta si allarga al Veronese

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marino finozziFinozzi: “ampliata l’offerta turistica della fascia collinare della Regione”

Ha preso ufficialmente il via anche a Verona il progetto della Pedemontana Veneta, il nuovo marchio d’area turistico, culturale e ambientale che coinvolgerà il territorio di 21 Comuni della fascia collinare scaligera. Al battesimo dell’iniziativa, organizzato a Villa Della Torre di Fumane di Valpolicella, presenti operatori e amministratori locali, non ha voluto mancare l’assessore regionale al turismo Marino Finozzi.
“Con oltre 15 milioni di arrivi, il 60% dei quali stranieri, il Veneto è di gran lunga la prima destinazione italiana per numero di visitatori – ha ricordato Finozzi – che anche quest’anno segna un forte aumento sia di arrivi sia di presenze. Le mete culturali sono tra le preferite e, tra l’altro, lasciano sul territorio una ricchezza maggiore: in media, 120 euro al giorno per singola presenza, contro i 60 euro, ad esempio, del turista di una tradizionale località di mare. L’impegno della Regione è quindi quello di consolidare gli ambiti esistenti e di aggregare nuove mete che integrino e amplifichino l’offerta di ospitalità, con la possibilità di destagionalizzarne i picchi. In questo scenario, la Pedemontana Veneta rappresenta un’opportunità da valorizzare e garantisce enormi margini di sviluppo, in virtù dei suoi paesaggi, della storia, della cultura, delle tradizioni e dei prodotti enogastronomici che esprime. Il tutto dovrà essere caratterizzato da livelli qualitativi di eccellenza, sia sul fronte dell’offerta che su quello della promozione”.
Nazzareno Leonardi La presentazione di Fumane fa seguito alla sigla dell’accordo di programma fra la Regione (che manterrà la “regia” dell’intera iniziativa) e San Pietro in Cariano, Comune capofila del progetto in terra scaligera, che si affianca a quelli di Thiene per il Vicentino e di Vittorio Veneto per il Trevigiano. Oltre alle 137 amministrazioni comunali, sono interessati al progetto anche tutti gli Ipa, i Gal, le Comunità montane, le categorie professionali, le associazioni sindacali ed economiche di categoria, i consorzi turistici e di tutela dei vini e dei prodotti agroalimentari. “L’intero progetto – ha sottolineato il curatore Nazzareno Leonardi – interessa un milione di abitanti, 1,5 milioni di presenze e 2,5 milioni di arrivi all’anno: numeri significativi, che possono aumentare del 30% nel prossimo triennio. Per raggiungere questo obiettivo, occorrerà rispondere alla domanda turistica offrendo prezzi, luoghi e periodi diversificati, consigliando le scelte degli operatori, e governando i flussi e le tipologie dei diversi turisti”
Questi i Comuni veronesi interessati: a Est del capoluogo, San Martino Buon Albergo, Colognola ai Colli, Lavagno, Cazzano di Tramigna, Cerro, Grezzana, Illasi, Mezzane, Montecchia di Crosara, Monteforte, Roncà, San Giovanni Ilarione, Soave e Tregnago. A Ovest: Bussolengo, Fumane, Marano, Negrar, Pescantina, San Pietro in Cariano e Sant’Ambrogio. Sotto il profilo strettamente operativo, le prossime tappe sono la costituzione di un’Associazione fra i Comuni del Veronese, la creazione di un portale internet, l’individuazione degli itinerari da promuovere e valorizzare, e la costruzione di applicativi dedicati da utilizzare attraverso palmari e tablet.