A Merano il LXI congresso della SVP, il partito più longevo del Parlamento italiano

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61 congresso SVP merano 2015 segretario philip achammer dal palco-ilnordest-quotidianoAchammer: «appello all’unità e alla tutela dell’autonomia speciale dell’Alto Adige»

L’avvio della campagna elettorale per le comunali del 10 maggio ha caratterizzato il LXI congresso della Svp, il partito più longevo del Parlamento italiano che quest’anno ha compiuto 70 anni. Il segretario Svp Philipp Achammer ha lanciato un appello all’unità di fronte ai mille delegati della Svp, riuniti al Kursaal di Merano per il congresso della stella alpina.

«Non è più tempo per i solisti, ma per il gioco di squadra», ha sottolineato. Achammer ha ammesso che «i primi undici mesi alla guida del partito non sono stati facili», ricordando la «diffusa crisi di fiducia nei confronti della politica». Il giovane segretario Svp ha espresso rammarico per le 10.000 tessere di partito perse l’anno scorso a causa degli scandali che hanno interessato alcuni esponenti di primo piano. «Non molleremo una virgola delle nostre competenze», ha poi detto in riferimento alla riforma dello Statuto d’autonomia: «chiederemo a Roma di allargare le nostre competenze». «La clausola di salvaguardia, che ora prevede il principio dell’intesa tra Roma e Bolzano, è stata la scelta giusta», ha detto Achammer. Al vice cancelliere austriaco Reinhold Mitterlehner, presente al Kursaal, Achammer ha rivolto l’appello di inserire la funzione di tutela dell’Austria nei confronti dell’Alto Adige nella Costituzione di Vienna.

«La grande nave Svp deve diventare più agile, per poter rispondere meglio ai bisogni e alle sensibilità della società altoatesina, che negli ultimi 20 anni sono cambiati radicalmente» ha detto Achammer, annunciando per l’autunno una riforma dello statuto di partito: «la situazione economica della Svp è ancora difficile, ma ora abbiamo un programma di riforma delle finanze molto valido». Allargando lo sguardo alla prossima tornata elettorale amministrativa, «possiamo essere fieri dei nostri 1.985 candidati alle comunali, uno su quattro ha meno di 35 anni. Sono numeri che gli altri partiti non possono presentare», ha proseguito Achammer che ha definito «un errore la riduzione del numero degli assessori comunali». Il segretario ha poi ricordato i 70 anni dalla fondazione del “partito di raccolta” dei sudtirolesi: «nel giro di poche settimane gli iscritti erano arrivati a 50.000, perché i responsabili in un momento importante per l’Alto Adige avevano lasciato alle spalle tutto ciò che divideva, puntando sull’unità».

Il vice cancelliere austriaco Reinhold Mitterlehner ha espresso soddisfazione «per l’annuncio del premier Renzi, che ha detto che i tempi dei sacrifici sono finiti». Parlando a Merano al congresso Svp, il leader dei Popolari di Vienna ha sottolineato «la necessità di riforme strutturali per uscire definitivamente dalla crisi. Questo vale per l’Italia, come vale per l’Austria e gli altri Paesi europei». Parlando dell’Alto Adige, Mitterlehner ha detto che «all’Austria sta a cuore lo sviluppo dell’autonomia altoatesina», sottolineando la validità del recente accordo finanziario tra Bolzano e Roma. «Una cosa – ha affermato – è pagare le tasse e poi riaverle, un’altra cosa è invece destinare le tasse direttamente al territorio».

Al governatore altoatesino Arno Kompatscher è toccato l’onere di fare il bilancio dell’azione di governo della Provincia: «siamo usciti bene dalla crisi. L’Alto Adige ha tenuto bene e creato addirittura 38.000 nuovi posti di lavoro», annunciando ulteriori sforzi per lo sviluppo dell’economia locale grazie al marchio “Alto Adige”. Kompatscher ha poi evidenziato l’operato del suo predecessore Luis Durnwalder e la costruzione di infrastrutture e zone artigianali. «Kompatscher critica la riforma istituzionale in atto nel Paese: «il federalismo in Italia non è mai stato applicato veramente e ora viene addirittura revocato. La riforma sicuramente va nella direzione sbagliata. Fortunatamente per l’Alto Adige questa riforma sbagliata ha invece effetti positivi grazie al nuovo principio d’intesa». Kompatscher ha annunciato che «Renzi verrà presto in Alto Adige per stabilire assieme a noi la via per lo sviluppo dell’autonomia, ovvero riconquistare le competenze perse e riceverne delle nuove». Il governatore intende cambiare il modo di applicazione delle norme d’attuazione dell’autonomia altoatesina: «la base è molto buona per continuare a costruire. Ma non siamo ancora al punto d’arrivo», ha sottolineato Kompatscher, che ha anche annunciato l’imminente istituzione del Tavolo sull’autonomia. «Uno dei temi trattati sarà l’Europa, che non viene menzionata nell’attuale statuto che risale a tempi, quando non c’erano l’euro e l’accordo di Schengen». Per quanto riguarda l’Euroregione, Kompatscher ha detto che «nessuno ci vieta di intensificare ulteriormente la collaborazione». «Viviamo in tempi difficili di cambiamento, ma anche di grandi occasioni. In questo primo anno abbiamo messo le basi, più di quello che osavo sperare. Ora dobbiamo andare avanti uniti» ha concluso Kompatscher.

“Più autonomia significa più qualità di vita”: la Svp riassume così, in una risoluzione approvata dai mille delegati riuniti al Kursaal di Merano, il suo credo autonomista. «La Südtiroler Volkspartei è e resta un partito autonomista», si legge nel documento. Nella risoluzione il “partito di raccolta” dei sudtirolesi ribadisce le critiche alla recente riforma costituzionale che «va nella direzione sbagliata» e ribadisce anche che la Svp «non accetterà mai uno svuotamento dell’autonomia altoatesina». Il partito ricorda, tra l’altro, l’importanza della funzione di tutela dell’Austria e invita Vienna ad inserire questo principio nella propria Costituzione. La risoluzione si chiude con un rinnovato appello al Presidente della Repubblica per un provvedimento di clemenza «nei confronti degli attivisti sudtirolesi, consentendo loro di poter tornare a casa». I delegati hanno poi discusso e votato una risoluzione che mira a ridurre l’inquinamento acustico lungo la linea ferroviaria e l’autostrada del Brennero. Viene ribadita la necessità di una tempestiva realizzazione delle tratte d’accesso al futuro tunnel del Brennero. La Svp ha infine votato una piccola riforma statutaria, che riguarda questioni tecniche ed amministrative.