Nella cattedrale di SanGiusto a Trieste appuntamento con il «Cantus Dei Gloriae»

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trieste cantus dei gloriae
Appuntamento nell’ambito dei Concerti del Conservatorio “Tartini” con la musica sacra francese

trieste cantus dei gloriaeRiflettori sulla musica sacra francese con il suggestivo concerto in cartellone venerdì 19 maggio (ore 20.00) nella Cattedrale di San Giusto a Trieste, nell’ambito della Stagione concertistica di primavera – estate del Conservatorio “Tartini”.

“Cantus Dei Gloriae” vedrà protagonisti “Organi, suoni e voci della città di Trieste”: impegnati nell’originale concerto il Complesso vocale e strumentale Gruppo Incontro, gli organisti Riccardo Cossi e Wladimir Matesic e il contrabbassista Kevin Reginald Cooke, con la collaborazione musicale di Nicola Colocci. La direzione è affidata a Rita Susovsky. 

La musica sacra francese riveste un ruolo particolarmente significativo nell’800 grazie ad alcuni compositori che hanno lasciato un segno profondo nel panorama musicale internazionale. Tra questi César Franck, del quale sarà proposto il Dextera Domini per coro, contrabbasso e organo, composto nel 1871 per l’Offertorio della Messa di Pasqua. Il mottetto riunisce molto bene gli elementi caratteristici della scrittura di Franck: concezione classica della forma, arte del contrappunto e linguaggio armonico in cui il cromatismo ha la sua fonte ispiratrice in Liszt e Wagner. La Messe Solennelle op. 16 di Louis Vierne, secondo brano in programma, rappresenta sicuramente uno dei capolavori della musica sacra di tutti i tempi. Composta tra il 1899 e il 1900 e dedicata a Théodore Dubois, allora direttore del Conservatorio di Parigi, è una pagina di grande effetto e di impatto sonoro per l’intervento di due organi, e proprio per questo non manca di suscitare una grande emozione all’ascolto. Il programma si concluderà con la sequenza pasquale Victimae Paschali, nella splendida versione moderna composta da Marco Sofianopulo: dopo il canto gregoriano il coro si espande nell’Alleluja finale, alternandosi a brevi interventi dell’organo, e chiudendo in un’esplosione di suono che rappresenta la gioia della Resurrezione.