“Un Paese, mille paesaggi”: nuova mostra al Museo Friulano di Storia Naturale

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Friuli Venezia Giulia, Altopiano del Canin, Parco Naturale Prealpi Giulie - La prima luce dell'alba inonda l'altopiano carsico di Foran del Muss

Viaggio cine-fotografico fra le montagne d’Italia, alla Chiesa di San Francesco a Udine dall’8 aprile al 10 giugno 2018.

Torna a Udine la grande fotografia naturalistica: dopo il successo della rassegna invernale Oasis Photocontest, il Museo Friulano di Storia Naturale inaugura il 7 aprile (ore 18.00) una nuova mostra multimediale dal titolo “Un Paese mille paesaggi”, alla ex chiesa di San Francesco.

Dall’8 aprile al 10 giugno 2018 oltre sessanta spettacolari immagini di grande formato e filmati celebrano le montagne italiane: un viaggio d’alta quota rappresentativo di tutte le regioni, tra cui il Friuli Venezia Giulia, presente in mostra con ritratti di Val d’Arzino,  Carnia, Monte Canin.

Le immagini selezionate sono il frutto di quattro anni di ricerca de L’Altro Versante, associazione culturale che riunisce tre fotografi (Maurizio Biancarelli, Bruno D’Amicis e Luciano Gaudenzio) e un regista (Marco Rossiti):  attraverso il mezzo cine-fotografico, offrono l’occasione per riscoprire le montagne italiane, per celebrarne varietà e bellezza e sensibilizzare il grande pubblico per la loro salvaguardia.

«La nostra regione può vantare un territorio ricco di biodiversità – commenta il direttore del Museo Friulano di Storia Naturale, Giuseppe Muscio -. È in questo primato che il nostro museo affonda le sue radici e trae la sua linfa vitale. La biodiversità non è, però, la semplice somma di specie animali e vegetali: è una ricchezza che ci deriva dalla storia geologica di un territorio e dalla varietà dei suoi ambienti e dei suoi paesaggi. Questa mostra – continua Muscio – ci aiuta ad apprezzare il valore di questo patrimonio, declinato nella varie stagioni e nella diversità dei nostri ambienti, e ci invita ad osservare con occhi nuovi il paesaggio italiano, una risorsa  cui dovremmo garantire attenzione e tutela».

In un mondo sempre più globalizzato, dove l’attività fotografica assume spesso un carattere consumistico, di frequente si pensa che sia necessario viaggiare in luoghi esotici per trovare soggetti interessanti. L’emozionante lavoro de L’Altro Versante dimostra invece che il territorio italiano offre all’osservatore attento ancora molte sorprese.

L’allestimento è realizzato in collaborazione con il Servizio paesaggio e biodiversità della Regione Friuli Venezia Giulia: un appoggio che assume un significato ancora maggiore nel momento in cui l’Ente regione sta varando il suo Piano paesaggistico, anche attraverso un processo partecipato.

La Convenzione europea del paesaggio, adottata nel 2000, al suo primo articolo, indica che il “Paesaggio designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”. Essa pone quindi l’accento sulla “percezione umana”: e certamente i grandi fotografi meglio di altri possono narrare con le loro immagini il variegato ambiente che ci circonda e del quale siamo parte.