L’allargamento anche alla versione Rosè del disciplinare tipico del Prosecco ha aperto una cascata di proposte dai vari produttori: anche la cantina Bacio della Luna di Vidor (TV) appartenente al gruppo Shenck ha lanciato una sua proposta di Prosecco Rosé con un Extradry millesimato 2019 tirato in 20.000 bottiglie che va dritto a posizionarsi al vertice della categoria.
A fronte di un minimo di 85% di uve Glera in purezza e il restante 15% di Pinot Nero veneto, il Bacio della Luna Prosecco Rosé punta ad un maggiore apporto da parte della Glera (90%) e il rimanente di Pino Nero. Le uve della cuvée prodotte da vitigni in Veneto e Friuli Venezia Giulia vengono raccolte manualmente e poi pressate in modo soffice per ottenere un mosto illimpidito mediante le operazioni di refrigerazione e filtrazione. Segue la fase di fermentazione del mosto in vasche di acciaio ad una temperatura fra i 16°- 18°C. A fermentazione conclusa si avviano le fasi di stabilizzazione e spumantizzazione con il metodo Charmat con una permanenza in autoclave per almeno 60 giorni. Prima della fase di spumantizzazione viene aggiunta una quota di Pinot Nero che conferisce al Prosecco il tipico colore rosato.
Il Prosecco Rosé Bacio della Luna si apprezza per le sue caratteristiche di freschezza, molto equilibrato, per il suo colore rosa tenue e per il perlage fine e persistente. Il suo bouquet è principalmente fruttato, con sentori di fragoline di bosco, ciliegia e lampone.
Servito fresco tra gli 8°-10°C, questo Prosecco Rosé si apprezza sia come ottimo aperitivo in solitaria per la sua bassa gradazione alcolica (11%) o accompagnato da stuzzichini vari, ma soprattutto a tutto pasto, con una preferenza per i piatti delicati come risotti o a base di pesce.
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