Parte da Trento lo spegnimento della rete in rame di Tim

La centrale di Mattarello (TN), interamente cablata in fibra (FTTH), sarà la prima in Italia ad essere protagonista del percorso di trasformazione digitale del Paese. Gubitosi: «entro il 2026 il passaggio alla fibra in tutto il Paese».

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spegnimento della rete in rame

Parte da Trento il processo di spegnimento della rete in rame di TIM in Italia. La centrale di Mattarello, che serve un importante quartiere a Sud della città, è la prima centrale a livello nazionale interamente cablata in fibra con tecnologiaFiber to the home” (FTTH) e tutta la clientela servita dalla centrale potrà migrare sulla nuova rete con il conseguente spegnimento della rete in rame. Grazie a questa operazione, la centrale servirà direttamente abitazioni e uffici con collegamenti superveloci (fino a 1 GB). 

L’iniziativa, che apre la nuova fase del processo di digitalizzazione del Paese promossa da TIM, è stata annunciata in occasione della firma dell’accordo per la cooperazione digitale tra la provincia e il comune di Trento e Tim che ha l’obiettivo di sviluppare un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni, imprese e associazioni al fine di accelerare la digitalizzazione del territorio, dare ulteriore impulso alla crescita economica e porsi come punto di riferimento nel percorso di trasformazione digitale del Paese. Il tutto, favorendo l’adozione delle migliori tecnologie da parte di cittadini, imprese e della stessa pubblica amministrazione.

Grazie al completamento in FTTH della centrale di Mattarello, che serve circa 2.000 linee telefoniche nella circoscrizione 8 della città, TIM intende promuovere il passaggio ai servizi a banda ultra larga di tutti i clienti serviti da questa infrastruttura, inclusi quelli con altri operatori. Il processo di migrazione avverrà progressivamente sulla base delle adesioni della clientela. L’accordo punta a informare i cittadini e promuovere nella comunità i benefici che derivano dall’adozione delle nuove tecnologie, che consentono un notevole incremento della qualità del servizio.

Il comune di Trento, inoltre, riconosce l’iniziativa come idonea a promuovere ulteriormente la “Smart City”, progetto sul quale la città ha già investito e che la posiziona ai primi posti in Italia. E proprio con l’obiettivo di creare sempre più strutture e servizi online offerti dall’amministrazione comunale.

TIM al tempo stesso sta proseguendo nel piano di sviluppo della fibra ottica in Trentino. Nel corso dell’ultimo anno sono stati effettuati interventi di potenziamento della rete in 95 comuni per cablare oltre 100.000 unità immobiliari, facendo così salire a 170.000 il totale delle abitazioni e degli uffici raggiunti dalla banda ultra larga. L’azienda ha inoltre avviato un programma per il cablaggio in tecnologia FTTH in nove città: oltre a Trento, il piano coinvolgerà nel corso del 2021 Rovereto, Pinzolo, Canazei, Tre Ville, Pergine Valsugana, Riva del Garda e, nel 2022, Isera e Volano.

«In questi mesi di pandemia ci siamo resi conto di quanto sia indispensabile avere una connessione internet di qualità in casa. E non una connessione qualsiasi, ma una che permetta ai componenti di una famiglia di essere impegnati, nello stesso tempo, nel lavoro da remoto, nella didattica a distanza, in una videochiamata con i nonni. Crediamo – sottolinea il sindaco di Trento, Franco Ianeselliche l’iniziativa di Tim dia agli abitanti di Mattarello la possibilità davvero straordinaria di sperimentare, grazie alla connessione con la banda ultra larga, il digitale di un futuro che speriamo sia prossimo e concreto per tutti i cittadini di Trento».

«Con l’avvio del processo di spegnimento della rete in rame, iniziamo a scrivere un nuovo capitolo della storia delle telecomunicazioni in Italia, a conferma del nostro impegno a voler essere parte integrante del processo d’innovazione e digitalizzazione del Paese – afferma l’amministratore delegato di TIM, Luigi Gubitosi -. Partiamo quindi da Trento, comune d’eccellenza italiano, a trasferire, su base volontaria, i nostri clienti verso le nuove reti ultraveloci in fibra. Siamo convinti che con il consolidamento di questo processo, che gradualmente riguarderà l’intero territorio nazionale, andremo ad accelerare il processo di digitalizzazione di cittadini, imprese e pubblica amministrazione, favorendo contestualmente lo sviluppo di quelle competenze digitali necessarie a tornare a crescere sia in Italia che a livello internazionale».

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