Costa marchigiana: cosa la differenzia da quella pugliese?

Dal colore del mare alle opportunità di divertimento, all’enogastronomia.

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Costa marchigiana

Italiani in fuga dalle grandi città per godersi del meritato relax dopo un anno di fatiche a lavoro, magari lungo la costa marchigiana o quella pugliese. Le ferie estive sono già iniziate, ma molti ancora devono decidere la tanto agognata meta a settembre. Ovviamente, come ogni anno, a farla da padrona sono le meravigliose spiagge italiane, da nord a sud, passando per le isole maggiori.

Molto gettonata la costa adriatica, ricca di storia, sfumature e differenze tra regione e regione, come accade, per esempio, tra il tratto che lambisce le Marche e quello che bagna la Puglia. Ma non solo a livello naturalistico, ovviamente, bensì anche per quel che riguarda le tipologie di opportunità di divertimento, che spesso risultano piuttosto diverse.

Uno dei pochi punti in comune riguarda l’assenza di un polo di attrazione turistica come può essere una sala da gioco fisica come quelle del nord, cosa che fa optare i turisti che non vogliano rinunciare ad un bagno a Senigallia, piuttosto che a Vieste, a visitare uno dei casino presenti in rete sul mercato Italiano. Per quanto le Marche abbiano a due passi il casinò di San Marino, mentre in Puglia il più vicino è distante oltre 400 chilometri. Ma andiamo più nel dettaglio della situazione per capire quali siano le vere grandi differenze tra le due coste. A partire dal colore del mare.

Marche e Puglia: stesso mare, colori diversi

C’è da dire, innanzitutto, che entrambe le regioni si affacciano esattamente sullo stesso mare Adriatico. Inoltre, in entrambi i litorali vi sono città che hanno avuto l’onore di ricevere la Bandiera Blu, un riconoscimento prestigioso che viene assegnato a quelle zone costiere che spiccano per vari criteri e non solo per la qualità dell’acqua, che risulta ottimale e adatta alla balneazione. Parliamo anche dei servizi presenti sulla spiaggia, come stabilimenti sufficientemente attrezzati per soddisfare ogni tipo di esigenza, comprese quelle delle persone portatrici di handicap più o meno gravi.

In questo, c’è da dire che Marche e Puglia si equivalgono abbastanza: la costa marchigiana può vantare 18 località contrassegnate dalla Bandiera Blu, tra cui Senigallia, quella pugliese ne ha 22.Costa marchigiana

La vera differenza tra i due tratti costieri sta nel colore del mare. Esso dipende soprattutto dalla conformazione della spiaggia e dalla tonalità dell’arenile. Se parliamo di litorali bassi e sabbiosi, con una sabbia color oro, il mare avrà una sfumatura più scura, tendente al verde, e risulterà meno trasparente. Nel caso di spiagge, invece, che prevedono la presenza di ciottoli o di una sabbia di colore più chiaro, tendente al bianco, l’acqua risulterà alla vista più cristallina, azzurra e limpida. Ma non si tratta di questione di pulizia e qualità del mare, bensì solo di questioni cromatiche e di rifrazione dei raggi solari.

Pertanto, la costa marchigiana presenterà più spesso tratti di mare Adriatico meno limpidi, più tendenti al verde acqua, dove il fondo si vedrà per meno metri allontanandosi dalla costa. Diversa la situazione, invece, in parti specifiche dell’Adriatico pugliese, in particolar modo nella zona del Salento, laddove sembra di trovarsi di fronte ad un mare più da atollo caraibico che continentale. Ma, è bene ribadirlo, la qualità dell’acqua è alta in entrambi i casi, nonostante ci siano stati episodi sporadici di colori alterati del mare nelle Marche nel corso di questa estate, già abbondantemente rientrati.

Marche per la famiglia, Puglia per la movida

Altra differenza tra le due regioni, specialmente nel periodo estivo, riguarda le tipologie e le occasioni di divertimento. La costa marchigiana risulta essere perfetta per le famiglie che vogliano godersi qualche giorno o settimana di mare. Basti pensare ai numerosi lidi che mettono a disposizione ombrelloni formato famiglia, le cosiddette palme, oltre a quelli tradizionali, oppure ai diversi villaggi vacanza o campeggi a due passi dalla riva, che regalano ad adulti e bambini un’esperienza di villeggiatura completamente immersa nella natura.

Molto frequenti gli eventi culturali, con vari festival estivi che si incentrano su Musica o Cinema. Attenzione, poi, agli eventi tipici di queste zone, come le numerose sagre che consentono agli avventori, oltre che ai cittadini del posto, di poter gustare prelibatezze uniche, anche attraverso celebri i mercati sul mare, che vendono ogni genere di specialità. Tipiche sono anche le diverse Feste del Mare, come quella che si celebra a Porto Recanati e che consente di assistere al Palio di San Giovanni, una competizione tra gli “sciabbegotti” dei 7 quartieri della città nel terzo sabato di agosto.

Certamente i locali per una vita notturna fatta di amici, serate in discoteca e chiacchierate fino all’alba non mancano, ma questo è molto più un aspetto tipico della Puglia. Ciò non vuol dire che il Tacco d’Italia non sia adatto a vacanze per tutta la famiglia, dato che di lidi attrezzati con tutto ciò che serve per ospitare adulti e bambini ce ne sono a volontà. E ci sono anche diversi festival relativi alle tradizioni locali, culinarie, musicali e cinematografiche. La differenza, però, sta nel tipo di vacanza che si fa qui, specialmente nella zona del Salento, laddove è quasi un must dedicarsi alla movida notturna, attirando soprattutto giovani e adulti tra locali vista mare, discoteche all’aperto e sulla spiaggia, oltre che nei centri di città come Bari, Brindisi o Vieste. Divertimento a tutto spiano.

Differenze culinarie: dal Brodetto marchigiano ai crudi pugliesi

Infine, un altro aspetto che differenzia la costa marchigiana da quella pugliese sta nelle tipologie di cibo tipiche che si possono trovare nei ristoranti locali e negli stabilimenti balneari, attenti a proporre ciò che la propria tradizione culinaria ha da offrire. Nelle Marche, è doveroso aspettarsi un brodetto alla sambenedettese, mentre se si alloggia dalle parti di Senigallia sarà d’obbligo assaggiare i Cutanèi, ossia degli gnocchetti di acqua, farina e uova, che vengono solitamente conditi con del ragù di carne. Ovunque è possibile gustare dell’ottimo Ciauscolo IGP, un salame a pasta morbida, quasi spalmabile, creato con carni di maiale insaccate in un budello naturale. Infine, attenzione alle ciambelline di mosto e ai biscotti del pescatore. Queste ultime si chiamano così perché sono in grado di resistere a lungo senza alterare il proprio sapore o la propria consistenza, adatti, quindi, alle lunghe traversate in mare dei pescatori marchigiani. Uova, farina, zucchero, uva sultanina, burro ammorbidito, frutta secca e lievito compongono questo dolce tipico della zona di Fano.

Tutt’altro spartito in Puglia, laddove il pesce resta protagonista in ogni dove. Particolarmente succulenti e pratici da portare con sé in spiaggia risultano i panini con il polpo, cotto tradizionalmente alla griglia e marinato per dargli quel sapore inconfondibile. Ma per i più esigenti e, magari, amanti del sushi non si possono non assaggiare i crudi di mare tipici della Puglia, specialmente nella zona del Salento. Concludono questa gustosissima panoramica i cartocci di frittura di mare dell’Adriatico, i tagliolini con i ricci, specialità mangiabile specialmente nel Leccese, e la spigola di mare. Saranno pure due regioni con tante differenze, ma sono entrambe da visitare, assaporare e godere a pieno nel corso dell’estate, magari organizzandosi con due viaggi consecutivi, prima in una e poi nell’altra.

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