Osservatorio Partite Iva: nel II trimestre continua il calo

Solo 118.000 nuove Partite Iva, -6% su 2022. Mef, circa la metà ha aderito al regime forfetario.

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Osservatorio Partite Iva Lavoratori autonomi

Continua anche nel II trimestre 2023 il rallentamento dell’apertura di nuove Partite Iva che, secondo i dati dell’Osservatorio Partite Iva del ministero dell’Economia, sono calate ad appena 118.215 nuove Partite Iva, con una flessione del 6,1% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.

Secondo l’Osservatorio Partite Iva si rileva che il 47,1% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 21% al Centro e il 31,5% al Sud e Isole. In particolare, la classificazione per natura giuridica mostra che il 70% delle nuove Partite Iva è stato avviato da persone fisiche, di cui il 48,3% sono giovani fino a 35 anni, il 22,6% da società di capitali e il 2,9% da società di persone.

La ripartizione per settore produttivo evidenzia invece che il maggior numero di aperture ha interessato il commercio con il 18,8% del totale, seguito dalle attività professionali (17,8%) e dall’edilizia (10,4%). I soggetti che nel II trimestre 2023 hanno aderito al regime fiscale forfetario sono stati 56.663, pari al 47,9% del totaledelle nuove aperture.

Il problema di fondo è il calo continuo d’attrattività del lavoro autonomo, complice il rallentamento generalizzato dell’economia e il carico burocratico che non accenna a calare, tanto che molti preferiscono cambiare sponda, passando da lavoratori autonomi a dipendenti, magari a servizio di aziende strutturate in grado di garantire la sicurezza retributiva e il riconoscimento di quei diritti, sempre negati al settore delle Partite Iva.

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