Elezioni a Rovereto, Fratelli d’Italia presenta in solitaria Piccinni sindaco

Zenatti: «al cinismo di un certo centro civico, preferiamo la chiarezza e la lealtà nei confronti della cittadinanza, per vincere al ballottaggio».

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elezioni a rovereto
Da sx Marco Zenatti, Francesca Gerosa, Paolo Piccinni e Alessandro Iurlaro.

Il 26 maggio si svolgerà il primo turno delle elezioni comunali a Rovereto, 40.000 anime e seconda città del Trentino, che va ad elezioni anticipate per la scelta dell’ex sindaco Francesco Valduga di seguire la sua carriera personale con l’elezione in Consiglio provinciale.

Saranno elezioni che vedranno il centro sinistra ristretto coalizzato attorno al vicesindaco reggente Giulia Robol, mentre la coalizione di centro destra che governa assieme la provincia di Trento e il governo a Roma a Rovereto si presenta divisa, con Lega Salvini, Patt, Forza Italia e formazioni civiche a supporto del candidato sindaco Giampiero Lui e Fratelli d’Italia impegnata in una corsa in solitaria con il proprio candidato sindaco Paolo Piccinni. Oltre a candidati di forze minori espressione dell’arcipelago della sinistra che corrono in solitaria senza alcuna possibilità di reale vittoria.

Sarà una tornata elettorale che vedrà probabilmente una nuova impennata del già alto astensionismo che caratterizza negli ultimi anni la città, ma anche una sfida tra le tre principali forze in lizza, centro sinistra, centro civico autonomista e centro destra che molto probabilmente si contenderanno la vittoria finale al ballottaggio in contemporanea con le elezioni europee del 8-9 giugno.

Fratelli d’Italia per buona ultima ha presentato il proprio candidato sindaco, Paolo Piccinni, già dirigente dell’area tecnica del comune di Rovereto, ora in pensione, che si mette in gioco per il rilancio della città, «per superare l’immobilismo che ha caratterizzato gli ultimi 15 anni della città» afferma il commissario cittadino, Marco Zenatti nel presentare il candidato sindaco assieme al presidente provinciale del partito, Alessandro Iurlaro, e al vicepresidente della Provincia, Francesca Gerosa, sottolineando anche che «la corsa in solitaria dovuta al mancato accordo con le altre forze della maggioranza provinciale e nazionale non parte sconfitta già in partenza, ma ha buone possibilità di fare presa sugli elettori per via della chiarezza e linearità della posizione politica di Fratelli d’Italia che alle alleanze di convenienza mascherate da civismo che invece nascondono solo cinismo politico preferiscono presentarsi agli elettori con un programma chiaro e all’insegna del cambiamento per tentare il rilancio della città lontano da quei poteri forti che da sempre guidano Rovereto».

Una città, la seconda del Trentino, che nel tempo ha perso progressivamente la propria anima di primo polo industriale del Trentino, per trasformarsi lentamente in un qualcosa di indistinto, che non è piùindustriale, né commerciale né, tantomeno, turistica.

Zenatti che ha anche per il trasformismo che caratterizza alcuni personaggi «che da assessori uscenti della giunta guidata da Robol ora si candidano per il cambiamento con la coalizione di centro autonomista guidata da Lui, senza ovviamente avere la sensibilità politica di dimettersi prima del cambio di schieramento».

Proprio per dare alla cittadinanza una concreta possibilità di cambiamento al di là del solito trasformismo che caratterizza le altre coalizioni, Piccinni afferma che «gli apprendisti stregoni, come mi hanno accusato di essere per non avere mai avuto esperienze amministrative se non quelle di dirigente del comune, sono da preferire ai maghi illusionisti che albergano nelle altre coalizioni, che tentano di spacciare per successi quelli che altro non sono che fallimenti: dai cantieri per la riqualificazione di ampie fette del territorio comunale abbandonate al degrado sempre annunciati, progettati ma mai realmente concretizzati nonostante siano passati lustri, alla mancata effettuazione di scelte strategiche volte al rilancio economico della città, oltre ad una rigenerazione urbana che non si è concretizzata, oltre alla questione della sicurezza urbana». Rigenerazione urbana di cui era responsabile proprio il candidato sindaco Lui come dirigente della sezione locale di Confcommercio.

Fratelli d’Italia punta ad un’offerta politica «all’insegna del fare, dell’agire e del decidere dopo anni di indecisionismo delle maggioranze di centro sinistra, per ridare a Rovereto il ruolo che le compete». Piccinni e con lui tutto il partito ci crede e punta dritto a centrare il ballottaggio alle elezioni a Rovereto contro il probabile avversario della coalizione di centro sinistra, tenendo la porta aperta verso coloro che, invece, l’hanno tenuto ben chiusa a Fratelli d’Italia.

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