Scandalo Durnwalder, Corte dei Conti e Procura accelerano i tempi

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PAB Luis Durnwalder 1 1Al via gli interrogatori. Durnwalder si difende confermando la sua posizione: “nessun danno erariale e nessun reato”

L’inchiesta sullo scandalo della gestione dei fondi riservati del presidente della giunta provinciale di Bolzano, Luis Durnwalder accelera per fare chiarezza e individuare le responsabilità. E’ previsto nei prossimi giorni un vertice tra la Procura di Bolzano, la Corte dei conti e la Guardia di finanza per analizzare in dettaglio la documentazione relativa alla gestione delle spese riservate del presidente della Provincia, Luis Durnwalder, che è indagato per peculato.

Ci sarebbero tre tipi di spese, sulle quali gli inquirenti vogliono vederci chiaro. Ci sono in primis le mance ad associazioni (come per esempio a una banda musicale per un’inaugurazione) e offerte a cittadini in difficoltà. Questi importi Durnwalder li ha anticipati di tasca propria, per poi – a fine mese – essere rimborsato tramite il fondo riservato. Queste spese venivano elencate, ma ovviamente non documentate. Ci sono poi le spese private, sostenute in un primo momento con la cassa gestita dalla segreteria di Durnwalder e poi scalate dal credito, che il governatore aveva accumulato con le offerte e mance. Si tratterebbe, tra l’altro, di proiettili da caccia, rinnovo della patente di caccia, medicinali, bolli auto, Ici e tassa sui rifiuti. Infine, ci sono spese rendicontate, delle quali gli inquirenti vogliono però ancora chiarire la loro giustificazione ‘istituzionale’. Si parlerebbe di cene, multe e regali agli assessori.

Mentre gli inquirenti stringono i tempi, dal fronte dell’accusato si professa sicurezza: “siamo molto fiduciosi e convinti di poter chiarire tutto in modo esauriente” ha detto il legale del governatore Luis GerhardBrandstetterMediocr1 1Durnwalder, l’avvocato bolzanino Gerhard Brandstaetter, secondo il quale “non c’è un danno erariale né un comportamento penalmente rilevante nella gestione del fondo riservato. Un’offerta fatta come rappresentante della Provincia a un’associazione Onlus, come una cappella musicale, è coerente con le finalità istituzionali”.

Brandstaetter ha detto di aver avuto un primo contatto telefonico con il procuratore di Bolzano Guido Rispoli. “Appena la procura avrà avuto modo di studiare le carte ricevute dalla Corte dei conti, chiederemo di poter presentare le nostre deduzioni”, ha aggiunto il legale. Brandstaetter ha sottolineato, come fatto nei giorni scorsi da Durnwalder, che il governatore vantava sempre un credito nei confronti della Provincia e non viceversa. Il fatto che alcune spese private siano state pagate in un primo momento dalle segretarie dell’ufficio di presidenza e poi scalate a fine mese in una sorta di conguaglio con le spese fatte direttamente da Durnwalder e coperte dal fondo riservato, secondo Brandstaetter non rappresenta un danno erariale.

Intanto, dalle fila delle opposizioni s’ingrossa il numero di coloro che chiedono elezioni anticipate per porre rimedio agli scandali che hanno scosso la provincia e il suo vertice politico nelle ultime settimane (oltre allo scandalo Durnwalder, c’è anche quello relativo alle concessioni idroelettriche, che ha già fatto saltare un’assessore, dimessosi dalla Giunta e anche dal Consiglio provinciale).