Trentino, insediato il Comitato di valutazione delle leggi approvate

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tavolo valutazione delle leggi2 1Walter Viola nominato primo presidente. All’organismo il compito di controllare periodicamente lo stato di attuazione delle norme varate dal Consiglio provinciale

Spesso, troppo spesso, una legge approvata dall’assemblea legislativa rimane lettera morta, vuoi per la mancanza dei provvedimenti attuativi, vuoi perché l’esecutivo la insabbia rendendone difficile la sua applicazione. Per ovviare a questa situazione, il Consiglio provinciale di Trento, primo in Italia, ha insediato un comitato di consiglieri provinciali che si occuperà di valutare periodicamente lo stato d’attuazione delle norme approvate e valutare gli effetti concreti delle politiche che perseguono.

Del Comitato fanno parte Alessandro Olivi (vice presidente della Giunta provinciale di Trento), quindi Walter Viola e Manuela Bottamedi per le minoranze, Chiara Avanzo e Giampiero Passamani per la maggioranza.

Proprio Viola – che è stato il promotore della innovativa legge sulla valutazione delle leggi, varata nel 2013 – è stato nominato presidente all’unanimità. Il presidente del Consiglio Bruno Dorigatti ha parlato di strumento indispensabile al Consiglio, nell’ottica di valorizzarne al massimo il lavoro, e ha benedetto la presidenza assegnata alle opposizioni, trattandosi di commissione di controllo sull’operato dell’amministrazione provinciale. Dal canto suo, Viola ha escluso che il tavolo funzioni come una sorta di tribunale della Giunta: «sarà invece un ausilio importante, se funzionerà bene, per far funzionare davvero le leggi approvate dall’aula consiliare. Siamo primi in Italia a sperimentare un organo di questo tipo, credo dobbiamo esserne orgogliosi. Ringrazio il presidente Dorigatti per avere sposato la questione e così poi la Giunta stessa e i funzionari esperti».

Olivi ha garantito la massima collaborazione: «anche la politica può e deve stare attenta all’aspetto della produttività, credo che l’obiettivo da centrare sia questo».

Il neo formato tavolo dovrà redigere un programma delle concrete attività di valutazione e controllo delle leggi, che dovrà essere approvato entro l’anno d’intesa tra il presidente del Consiglio e il presidente della Giunta.

Il materiale di lavoro è abbondante: ad oggi vi sono ben 39 leggi provinciali vigenti – dalla l.p. 34 del 1974 fino alla l.p. 10 del 2013 – che contengono una cosiddetta “clausola valutativa” o comunque un obbligo per l’esecutivo di riferire al legislativo sul funzionamento della normativa.