Mobilitazione degli agricoltori contro l’Imu agricola, il Prs, il costo del gasolio, la burocrazia asfissiante

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manifestazione agricoltori venezia 1A Venezia la tappa regionale della manifestazione nazionale. Delegazione ricevuta da Manzato

L’Imu agricola, il ritardo nell’approvazione del PSR, il taglio delle agevolazioni sul gasolio agricolo, una burocrazia asfissiante, la speculazione sul latte, e una generale mancanza di attenzione verso il settore più importante dell’economia nazionale: agricoltori e allevatori non ce la fanno più, e oggi si sono riuniti in manifestazione per chiedere interventi urgenti a Governo e Regione.

Gli agricoltori hanno risposto all’appello di Agrinsieme partecipando in massa alla mobilitazione organizzata dal coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari a livello nazionale. Il mondo agricolo rappresentato da Agrinsieme si è riunito a Venezia, davanti alla sede del Consiglio Regionale veneto, per ribadire l’urgenza di agire su normative e strumenti che toccano da vicino il settore primario.

In particolare, Agrinsieme ritiene inaccettabile la riduzione dell’assegnazione del quantitativo del carburante agricolo del 25,64% rispetto al 2014, giudica negativamente il caos sui criteri di imposizione dell’Imu agricola che, finora, ha comportato una spesa di 300 milioni per la collettività; chiede urgentemente l’istituzione di una tavolo di filiera per affrontare il futuro del comparto lattiero-caseario, e l’approvazione entro aprile del PSR Veneto per permettere alle aziende di accedere ai contributi.

Insieme agli agricoltori veneti, anche il presidente della CIA nazionale, Dino Scanavino: «siamo vittime di un sistema che dice di fare gli interessi dell’agricoltura, quando in realtà non guarda affatto alle necessità del settore primario. L’esempio eclatante è quello dell’Imu, una tassa iniqua deliberata da un Governo che non conosce l’agricoltura. Non siamo in condizioni di pagare questa tassa – ha concluso Scanavino – e faremo sentire la nostra voce in ogni momento».

La delegazione di Agrinsieme, composta tra gli altri da Lorenzo Nicoli e Giangiacomo Bonaldi, (Confagricoltura), Dino Scanavino e Flavio Furlani, rispettivamente presidente nazionale e regionale di CIA, è arrivata a Palazzo Ferro Fini al termine della manifestazione che ha visto sfilare un migliaio di agricoltori per le calli veneziane. La delegazione e è stata accolta dal presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, Piero Ruzzante (PD), Bruno Pigozzo (PD), Sergio Peraro (UDC), Andrea Bassi (LN), Pietrangelo Pettenò (FSV), Amedeo Gerolimetto (PDL), Diego Bottacin (GM). 

Scanavino ha voluto sottolineare «quanto l’agricoltura del nostro Paese stia pagando in termini di mancati ricavi alla chiusura delle frontiere russe verso i prodotti agro-alimentari europei», mentre Nicoli ha ricordato «che a fronte di un aumento del Pil agricolo nazionale, si registra una flessione dell’11% della redditività delle singole aziende nell’ultimo decennio». «A fronte di queste difficoltà, il salto di qualità è obbligatorio – ha detto Furlani – e consiste nella capacità di tutto il paese di puntare alla sostenibilità economica del settore, che attualmente è costretto a giocare sul piano europeo con regole che lo penalizzano, avvantaggiando i competitor francesi e tedeschi».

I politici del Consiglio hanno reagito compatti alle richieste del mondo agricolo, soprattutto riferendosi alle possibili modifiche migliorative da introdurre nel bilancio regionale 2015, in discussione in Aula durante la prossima settimana. Ruffato ha concluso dichiarandosi indignato al pensiero che «una birra al bar costa oggi come 10 litri di latte pagati al produttore. Il Consiglio regionale ha fatto molto in questa legislatura, dalla lotta alla contraffazione sino alla risoluzione sulla crisi del settore lattiero-caseario, ma non possiamo abbassare l’attenzione in questi ultimi mesi. Per questo, e oggi tutte le forze politiche l’hanno confermato, utilizzeremo le sedute di approvazione del bilancio 2015 per offrire un maggior credito alle aziende ed un miglior sostegno e promozione ai prodotti della nostra terra».

Massima disponibilità a rendere sistematico il rapporto per condividere percorsi che siano utili a trovare soluzioni alle problematiche del settore agricolo è stata espressa dall’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato che ha incontrato a Palazzo Balbi una delegazione del coordinamento veneto di Agrinsieme, che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura, Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare.

Manzato ha fatto presente l’impegno della Regione a sostegno dell’intero settore – sempre più condizionato da obblighi e adempimenti richiesti dall’Unione Europea – che ha comportato anche nette prese di posizione nei confronti di proposte di provvedimenti governativi. Il Veneto, ad esempio, è stata l’unica regione che non ha dato l’intesa sull’accordo Stato-Regioni relativo alla nuova Politica Agricola Comune perché, così come è stata proposta, mette in difficoltà il comparto veneto della zootecnia. La Regione – ha assicurato l’assessore – resta comunque sempre aperta al dialogo e al confronto, come è avvenuto per il PSR, nel comune sforzo di trovare le possibili soluzioni che consentano non solo la sopravvivenza, ma la crescita dell’agricoltura veneta.