Sottoscritto accordo di collaborazione tra il Museo civico di Rovereto e il Ministero delle antichità egiziano per valorizzare i reperti egizi

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pat mellarini e ministro delle antichità della Repubblica araba d¹Egitto Mamdouh El Damati 1Il ministro Mamdouh El Damati sottoscrive l’accordo con Tiziano Mellarini

L’assessore alla cultura della provincia di Trento Tiziano Mellarini ha firmato con il ministro delle antichità della Repubblica araba d’Egitto Mamdouh El Damati (accompagnato da Mostafa Amin Mostafa, segretario generale del Consiglio delle antichità egizie) una convenzione con il Museo Civico di Rovereto, volta alla valorizzazione del patrimonio archeologico egiziano. «Si tratta di un momento importante per il mondo della cultura trentina e per la nostra provincia – ha detto Mellarini – che si apre a progetti di ampio respiro, sottolineando la voglia di essere dinamica e di internazionalizzarsi».

Tutto nasce dal lavoro di Maurizio Zulian, collaboratore del Museo Civico, che in anni di attività, ha documentato i più importanti siti archeologici egiziani, raccogliendo oltre 30.000 immagini. Un patrimonio senza eguali che sarà raccolto in nuovo sito internet, creato e gestito dal Museo Civico, che diffonderà in Europa le attività del Consiglio supremo delle antichità egiziano. Si tratta dell’estensione di una precedente convenzione del 2004 che consegnerà al Museo Civico di Rovereto un ruolo di capofila per le altre realtà, nazionali ed internazionali, università o privati, che intendano avvicinarsi allo sconfinato patrimonio archeologico del Medio Egitto.

«Con questa convenzione – ha detto Mellarini – il nostro contesto culturale si arricchirà di un prezioso tassello che rimanda all’enorme patrimonio culturale egiziano, terra che ha regalato al mondo mirabili esempi di architetture e opere ingegneristiche e artistiche che ancora oggi sono ampiamente apprezzate e oggetto di stupore per la loro ingegnosità».

L’assessore ha quindi ringraziato Giulia Fiorini, presidente della Fondazione Museo Civico di Rovereto, e quanti hanno collaborato alla riuscita dell’iniziativa. «Si tratta di un modello di scambio e collaborazione scientifica – ha detto Mellarini – che va nella direzione da me più volte auspicata, ovvero di aprire la cultura trentina e la rete museale locale a sinergie con mondi diversi. Questo è un esempio concreto di come la cultura sappia aprire gli orizzonti e mettere in collegamento terre e tradizioni tra loro distanti». «Una caratteristica del nostro lavoro – ha detto la presidente Fiorini – è quella di essere al servizio della comunità e spesso, nelle nostre attività, coinvolgiamo le istituzioni e i privati. Siamo soddisfatti per questa convenzione – ha aggiunto – che riconosce il lavoro pioneristico di Maurizio Zulian e del Museo Civico di Rovereto».