Trentino congiuntura economica piatta e con ancora poca prospettiva

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Mauro Leveghi gianni Bort
Dall’indagine sull’andamento dell’economia del II trimestre 2015 della Camera di commercio emerge una situazione statica. Bort: «non condivido l’ottimismo del governo nazionale»

 

Mauro Leveghi gianni BortUn Trentino con un encefalogramma economico piatto, ancora privo di guizzi che facciano riportare gli indici verso la crescita, a serio rischio di vedere prolungare ancora per molto tempo l’attuale fase di stagnazione. 

I risultati dell’indagine per il secondo trimestre del 2015 condotta dalla Camera di commercio di Trento non forniscono ancora una chiara indicazione dell’andamento congiunturale in Provincia. Con una variazione tendenziale dell’1,5%, che segue quella analoga del primo trimestre dell’anno, i fatturati delle imprese esaminate denotano complessivamente una seppure lieve tendenza all’aumento. La dinamica del fatturato non è tale però da potere supportare l’ipotesi che la ripresa sia già in atto anche in Trentino, ma costituisce, al più, un primo timido segnale di miglioramento dopo una serie di trimestri orientati alla stagnazione. 

Il quadro economico che si sta delineando in questa prima parte del 2015 è sostanzialmente diverso rispetto allo scorso anno. Un ruolo rilevante in senso positivo viene ora assunto dalla domanda interna, in special modo quella fuori provincia, che mostra una ripresa significativa. Questa tendenza positiva è però ora parzialmente mitigata dall’evoluzione non più favorevole delle esportazioni, rallentate da un contesto internazionale più complesso e difficile. La situazione occupazionale complessiva continua a evidenziare invece segnali preoccupanti. Il numero degli addetti diminuisce su base annua dell’1,8% e si contrae in quasi tutti i settori esaminati dalla rilevazione. 

Permangono delle difficoltà più marcate nelle imprese di più piccola dimensione e nei settori delle costruzioni e dell’estrattivo. Le prospettive per i prossimi mesi sono tuttora piuttosto incerte. La variazione tendenziale degli ordinativi, si presenta in questo trimestre sensibilmente negativa, anche se il raffronto è fatto con lo stesso trimestre dello scorso anno dove, invece, si era rilevata una sensibile crescita. Viceversa i giudizi dati dagli imprenditori in merito alla redditività e alla situazione economica dell’azienda evidenziano un ulteriore, deciso miglioramento. 

Due sono gli elementi che potrebbero contribuire a indirizzare il quadro congiunturale in una direzione positiva oppure negativa. Il primo è legato all’andamento delle vendite estere; se, infatti, la contrazione delle esportazioni rappresenterà un fenomeno meramente transitorio, allora la combinazione di domanda interna in ripresa e sostegno dell’export potrà quasi certamente contribuire ad alimentare il recupero anche in ambito locale. Viceversa, se l’export farà mancare il suo sostegno anche nella seconda parte del 2015, allora la ripresa sarà molto più difficoltosa. Il secondo è legato alla dinamica del settore turistico che, sebbene non direttamente monitorato nell’indagine, dispiega i suoi effetti su buona parte del sistema economico locale. A tale riguardo, le informazioni provvisorie relative all’andamento della stagione turistica estiva sembrano decisamente favorevoli. 

Poco ottimista il presidente della Camera di commercio (e presidente dell’Associazione commercianti provinciale) Gianni Bort: «non condivido le dichiarazioni di giubilo lanciate dal governo nazionale dinanzi a piccole variazioni che non danno ancora indicazioni consolidate di un  mutamento di tendenza. L’economia globale e anche quella nazionale è ancora troppo legata a fattori internazionali che possono mutare all’improvviso. Comunque, se non muteranno le attuali condizioni favorevoli del contesto internazionale (basso costo del petrolio, ancora buoni tassi di crescita delle economie emergenti, politica monetaria della BCE, ecc.), nei prossimi mesi potremmo assistere a un consolidamento della fiducia di imprese e consumatori e, con essa, a una ripresa degli investimenti e dei consumi in beni durevoli con conseguente effetto “volano” sul ciclo di crescita».cciaa tn congintura II trim 2015