Tunnel ferroviario del Brennero, il punto sull’opera con Cox a Bolzano

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Gli amministratori locali sostengono l’opera. A 200 anni dal primo viaggio in treno l’avvio dell’operatività. Sostegno al servizio “RoLa” per spostare i camion dalla strada per la ferrovia

 

BBT Bolzano ugo rossi pat cox arno kompatscher herwig van staaIl 27 settembre 2025 saranno conclusi i lavori per il Tunnel del Brennero (BBT) ed avviata la fase di prova. E’ questo l’intento annunciato da Konrad Bergmeister, l’amministratore Bbt Se di nomina austriaca. La data – ha spiegato – non è scelta a caso, si tratta infatti del 200/o anniversario del primo viaggio di un treno a vapore di linea, effettuato da George Stephenson il 27 settembre 1825 tra Stockton e Darlington in Inghilterra. L’entrata in servizio del Tunnel del Brennero è prevista per fine 2026.

Il Commissariato del Governo di Bolzano ha ospitato per la seconda volta – dopo l’incontro del 2012 – la Commissione Intergovernativa Italo-Austriaca (Cig), per la Galleria di Base del Brennero. Il vertice, presieduto Christian Weissenburger, affiancato dal vicepresidente, Lamberto Cardia, ha visto la partecipazione degli amministratori delegati di BBT – SE, Raffaele Zurlo e Konrad Bergmeister, del Coordinatore europeo per il Progetto prioritario n. 1 Berlino-Palermo, Pat Cox, e degli altri componenti istituzionali della Cig, tra i quali il Commissario del Governo, prefetto Elisabetta Margiacchi. 

Il prefetto ha sottolineato la valenza dell’opera e la circostanza che la medesima consentirà un miglioramento nel trasporto di persone e merci dall’Italia al cuore dell’Europa, salvaguardando al tempo stesso il patrimonio ambientale della regione Alpina. 

Successivamente, i lavori si sono spostati a Palazzo Widmann dove i governatori dell’Alto Adige, Arno Kompatscher, del Tirolo, Herwig Van Staa, e del Trentino, Ugo Rossi, si sono confrontati con Pat Cox sui lavori del BBT, attualmente l’appalto con il massimo volume nell’UE: i lavori del tunnel principale procedono come da programma, i mezzi finanziari sono stati assicurati e i bandi di gara sono in corso. 

Il 30% dei lavori del BBT è già assegnato, entro un anno si arriverà al 90%. Passi avanti anche sulle tratte di accesso: è stato approvato il progetto del lotto 1 (Fortezza-Ponte Gardena), entro settembre sarà inoltrato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per avviare l’iter autorizzativo del CIPE. Ai lavori del BBT e delle tratte d’accesso si lega il tema del rinnovo della concessione dell’A22: come ha ricordato Kompatscher «nella bozza di accordo per il rinnovo trentennale è previsto un finanziamento trasversale in aggiunta allo sblocco del fondo ferrovia da 550 milioni di euro già accantonati. Ogni anno, per 30 anni, verranno messi a disposizione del tunnel di base 30,34 milioni di euro per un importo totale di circa un miliardo di euro da investire sulla tratta ferroviaria Brennero-Verona». Prosegue anche «il dialogo costante sulla progettazione con i comuni coinvolti», ha aggiunto Kompatscher ricordando il recente incontro con gli amministratori in Bassa Atesina e il giorno prima quello con gli amministratori locali del Trentino interessati dal progetto.

Il BBT non è solo la costruzione di tunnel principale e tratte di accesso: tra le cose che i governi locali possono fare subito il Ugo Rossi ha ricordato la definizione di regole comuni nell’Euregio per i temi delle tariffe, della protezione ambiente, del passaggio dei Tir favorendone lo spostamento dalla strada alla ferrovia. Kompatscher ha specificato che l’aspetto della politica tariffaria per il trasferimento delle merci dalla gomma alla rotaia farà parte dell’accordo con il Governo sull’A22 e assieme a Rossi ha confermato – tra le misure accompagnatorie – la volontà di finanziare attraverso la Regione l’incentivazione del trasporto ferroviario con il proseguimento fino a Trento della “RoLa”, la forma di traffico combinato con il treno che trasporta i TIR completo. Si pensa a un incentivo pubblico regionale e a modalità da definire con l’interporto di Trento per intercettare quanti più possibile degli oltre 100.000 mezzi pesanti che interrompono il loro viaggio su rotaia sulla tratta italiana, oggi meno conveniente. 

Kompatscher ha infine ricordato l’impegno congiunto del GECT Euregio per una politica comune sul corridoio UE che coinvolge anche la Baviera e che si fa portavoce a Bruxelles delle esigenze dei territori. Senza dimenticare «che parliamo di collegamenti ferroviari anche per le persone e non solo per le merci», ha ricordato Kompatscher.

Pat Cox – che nella sua “due giorni” in Trentino e Alto Adige ha avuto incontri a vari livelli – ha ribadito l’impegno dell’UE verso questa direttrice ritenuta prioritaria e ha riconosciuto «lo sforzo delle istituzioni locali a favore di una politica di corridoio e non solo locale, auspicando che si prosegua su questa strada: da un lato perché il progetto BBT ha ottenuto 1,2 miliardi di euro dai fondi “Connecting Europe Facility” (CEF), la maggior quota di finanziamento concessa dall’UE ai progetti presentati per concorrere ai bandi CEF; dall’altro perché ciò implica la responsabilità – secondo il detto europeo “usate il denaro o perdetelo” – di utilizzare bene le risorse nella tempistica di realizzazione di tunnel principale e infrastrutture accessorie». 

Il giorno prima al Castello del Buonconsiglio a Trento, Pat Cox ha incontrato i componenti della Comunità d’azione della ferrovia del Brennero (CAB), specificando che «è indispensabile procedere di pari passo con la realizzazione delle tratte d’accesso al BBT, perché in caso contrario il tunnel sarebbe come un Irish Pub senza la birra». 

Il tunnel serve a decongestionare l’autostrada del Brennero che attualmente è la più trafficata dell’arco alpino. Cox ha ribadito come si debba lavorare «per avere tutte le infrastrutture disponibili quando il tunnel sarà completato. Dobbiamo inoltre puntare a strategie e politiche che possano incentivare l’utilizzo delle infrastrutture attraverso proposte e misure che diano supporto allo spostamento del traffico dalla gomma alla rotaia. Dobbiamo ragionare in termini di corridoio e non solo in termini di regionali o locali». Corridoio la cui gestione potrebbe naturalmente andare all’A22 come realtà “in huose” concessionaria di un’autostrada che finanzia con i ricavi da pedaggio la costruzione della linea ferroviaria Brenenro-Verona. 

Gli amministratori Konrad Bergmeister e Raffaele Zurlo hanno informato la Commissione tecnica che i lavori di realizzazione del tunnel proseguono secondo il cronoprogramma stabilito. A fine luglio è stato pubblicato il bando di gara, a seguito dell’approvazione del finanziamento da parte del Cipe, per l’ultimo lotto di costruzione su territorio italiano, il lotto Mules – Brennero 2 e 3 con un valore di circa 1,4 miliardi di Euro. In parte austriaca attualmente si sta assemblando una talpa a scudo rotante (TBM) per procedere nello scavo. La cerimonia di avvio dei lavori della prima fresa nell’area di progetto austriaca è programmata per fine settembre. Per quanto concerne le tratte d’accesso, è stato evidenziato che nella Bassa Valle dell’Inn sono già in esercizio più di 40 km di nuovo tracciato e per l’area comune di progetto, tra l’Austria e la Germania, le ferrovie austriache e tedesche hanno iniziato la procedura di definizione del tracciato. Per la parte italiana, Francesco Bocchimuzzo di RFI (Rete ferroviaria italiana), ha informato che a maggio RFI ha approvato il progetto del Lotto 1 – tratta da Fortezza a Ponte Gardena. Nel corrente mese di settembre il progetto sarà inoltrato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’avvio dell’iter autorizzativo al CIPE. Per quanto riguarda la Circonvallazione di Trento e Rovereto attualmente RFI sta sviluppando l’aggiornamento del progetto preliminare, che sarà pronto per essere discusso entro il 2015.cab trento con pat cox 2