Bologna Jazz Festival, un mese di musica al ritmo delle grandi orchestre

Dal 25 ottobre eventi in numerose località dell'Emilia Romagna. Concerti in teatri, scuole, jazz club, cinema, seminari didattici e mostre. 

0
1270
Bologna Jazz Festival

Big Band Theory: l’edizione 2018 del Bologna Jazz Festival, che si terrà dal 25 ottobre al 25 novembre, suonerà a pieno volume. Tutti i concerti principali nei teatri vedranno impegnati grandi organici orchestrali, mentre vari altri ensemble di ampie dimensioni si ascolteranno nel corso della restante programmazione. Dal primo rilevante appuntamento con Fabrizio Bosso assieme al suo quartetto e al Paolo Silvestri Ensemble si proseguirà con l’inedito incontro tra David Murray e la Tower Jazz Composers Orchestra, sino ad arrivare all’altisonante Clayton-Hamilton Jazz Orchestra con ospite Cécile McLorin Salvant, la vocalist afroamericana che ha rilanciato il fascino delle jazz divas. L’impressionante cast dell’SFJAZZ Collective, con otto blasonati solisti impegnati in un programma dedicato alla musica diAntônio Carlos Jobim, e la produzione sinfonica “Blues on Bach” con il trio di Enrico Pieranunzi e l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna completeranno la “teoria dei grandi numeri” che contraddistingue il Bologna Jazz Festival 2018.

Una ricchezza produttiva che serve anche a celebrare un’importante ricorrenza: il sessantesimo anniversario del primo Festival Jazz a Bologna, ideato da Alberto Alberti e Antonio “Cicci” Foresti e andato in scena nel 1958. Fu la prima manifestazione italiana di questo tipo e si impose immediatamente come punto di riferimento: dopo diverse fasi organizzative, dal 2006 ha preso la forma dell’attuale BJF, rilanciato sotto la direzione di Massimo Mutti.

L’edizione 2018 è stata presentata a Bologna, a Palazzo d’Accursio alla presenza degli assessori alla cultura della Regione, Massimo Mezzetti, e del comune Matteo Lepore, del presidente del Bologna Jazz Festival, Federico Mutti e del direttore artistico Francesco Bettini.

Mezzetti ha posto l’accento sulle “energie diffuse” dal festival in teatri, scuole, conferenze, cinema in diverse città dell’Emilia Romagna, richiamando l’omonima manifestazione appena conclusasi e affermando che «il Bologna Jazz Festival incarna perfettamente quel concetto di condivisione della cultura che la Regione persegue, in questo caso sostenendo la kermesse con i contributi della Legge 13 sullo spettacolo».

La regione Emilia Romagna ha sostenuto con un contributo anche un progetto “sociale” legato al Bologna Jazz Festival: si tratta di “Jazz, segni di libertà, cui l’assessorato alle politiche di welfare della vicepresidente Elisabetta Gualmini ha contribuito per la creazione delle illustrazioni legate alla rassegna, realizzate da un gruppo di persone con problematiche psichiche e comportamentali guidate dall’illustratore professionista Andrea Bruno. Tali illustrazioni sono ospitate, oltre che sui muri del capoluogo emiliano anche in due esposizioni, al Binario69 di Bologna e al Torrione di Ferrara.

Oltre a insediarsi nei più importanti teatri bolognesi (Teatro Arena del Sole, Teatro Duse, Unipol Auditorium), il BJF 2018 sarà di casa in numerosi altri luoghi cittadini e porterà a nuove dimensioni anche la presenza nell’area metropolitana e nelle province di Modena e Ferrara. Forte di una notevole diffusione tra i giovani, il festival punterà con vigore sulla didattica e sull’intersezione tra jazz e altre forme espressive, come dimostra la rinnovata collaborazione con BilBOlbul Festival internazionale di fumetto.

Maggiori informazioni sul Bologna Jazz Festival e il calendario degli eventi sul sito web dell’evento www.bolognajazzfestival.com

© Riproduzione Riservata