Gas Radon: il comune di San Quirino attende 15 anni per bonificare la scuola materna

C’è voluto l’intervento del difensore civico del Friuli Venezia Giulia per rimuovere una pericolosa situazione sanitaria per gli utilizzatori della scuola d’infanzia e nido.

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gas radon
Il gas Radon, la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo di sigaretta.

Ci sono situazioni in cui è difficile comprendere l’immobilismo – ad essere buoni – di un’amministrazionecomunale nell’intervenire nella bonifica di locali risultati inquinanti da gas Radon, un elemento naturale radioattivo che, ad elevate concentrazioni, è un acclarato agente cancerogeno per il tumore al polmone.

I fatti sono accaduti nel comune di San Quirino in provincia di Pordenone, dove a seguito di un controlloeffettuato dall’Agenzia regionale della protezione ambientale del Friuli Venezia Giulia effettuato il 26 agosto 2008 evidenzia come nella scuola d’infanzia comunale di San Quirino i livelli di gas Radon siano decisamente elevatipericolosi sia per il personale dipendente che, soprattutto, per i giovanissimi ospiti.

Solo nel 2022, a seguito di una disputa tra un dipendente della struttura scolastica e l’amministrazionecomunale, il perito di parte Antonio Di Pasqualespecializzato in inquinamento ambientale e sicurezza negli ambienti di lavoroprende a cuore la situazione e inizia a scavare per capire la portata della situazione, scoprendo una situazione che ha dello stupefacente, specie in tema di leggerezza e trascuratezza nella gestione della sicurezza della salute degli operatori della scuola e dei bambini giovanissimi.

Secondo la denuncia di Di Pasquale, solo dopo ripetuti solleciti si è venuto a sapere che la stessa Arpa e del Dipartimento prevenzione in data 10 novembre 2008 venivano impartite precise disposizioni per provvederealla bonifica dei luoghi, dando tempo un anno per provvedervi.

Peccato solo che tale obbligo sia stato bellamente dimenticato nei cassetti della scuola e dell’amministrazione comunale, fintanto che la stessa Arpa, nel 2020effettua nella scuola un nuovo campionamento, evidenziando ancora una volta una situazione di superamento dei limiti di sicurezza all’esposizione del gas Radon.

E quel che è peggiodinanzi alla ripetuta segnalazione da parte dell’Arpa – 12 anni dopo la prima indaginepossibile che in questo tempo all’Arpa nessuno si sia preoccupato di controllare l’adempimento delle prescrizioni da parte dell’amministrazione comunale? – l’amministrazione di San Quirino ha fatto nuovamente spallucce, costringendo il periodo ti parte Di Pasquale a coinvolgere il difensore civico regionale, che con ripetuti solleciti è riuscito a fare finalmente adempiere alle prescrizioni dell’Arpa il comune di San Quirino.

Per fortuna, non tutti sono così superficiali in fatto di salute: in una situazione analoga, la dirigente scolasticadell’Istituto Comprensivo Opicina Don Marzari-Cok di Villa Opicina in provincia di Trieste che, in relazione al superamento dei limiti di concentrazione del gas Radonha spostato personale e bambini in altre strutture scolastiche per tutelare la salute delle personeDue comportamenti diametralmente opposti a fronte di un graveproblema sanitario che la politica ha bellamente ignorato, sia a livello comunale che anche a livello regionale per i mancati controlli circa il rispetto delle prescrizioni dell’Arpa.

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